Per preparare la chiavetta USB è necessario un sistema GNU/Linux con
supporto USB già funzionante. Si deve controllare che il modulo del
kernel usb-storage sia caricato (modprobe usb-storage
)
e si deve scoprire su quale device SCSI è stata mappata la chiavetta USB
(in questo esempio è usato /dev/sda
). Per scrivere
sulla chiavetta potrebbe essere necessario disattivare la protezione dalla
scrittura.
Notare che la chiavetta USB deve essere da almeno 256 MB (è possibile fare anche installazioni più piccole seguendo Sezione 4.4.2, «Copia dei file — il modo flessibile»).
C'è un file all-in-one hd-media/boot.img.gz
che
contiene non solo tutti i file dell'installatore (kernel compreso) ma
anche SYSLINUX e il suo file di configurazione. È
sufficiente estrarlo direttamente sulla chiavetta USB:
# zcat boot.img.gz > /dev/sda
L'uso di questo metodo distrugge qualunque cosa sia presente sul device, fare attenzione a usare il nome corretto per il device della chiavetta USB.
Poi montare la chiavetta USB (mount
), che adesso avrà
un filesystem FAT,
e copiarci l'immagine ISO netinst o businesscard Debian (si consulti
Sezione 4.4.3, «Aggiungere un'immagine ISO»). Infine smontare la
chiavetta (/dev/sda
/mntumount /mnt
).
Se si preferisce avere più flessibilità o semplicemente si vuole capire cosa si sta facendo si deve usare questo metodo per scrivere i file sulla chiavetta.
Verrà spiegato come preparare la chiavetta per usare solo la prima partizione anziché l'intero dispositivo.
Poiché la maggior parte delle penne USB viene venduta con una singola partizione FAT16 già configurata, probabilmente non è necessario ripartizionare o riformattare la chiavetta. Per ripartizionare ugualmente la chiavetta usare cfdisk o un qualsiasi altro programma di partizionamento per creare una partizione FAT16 e poi crearci un filesystem usando:
# mkdosfs /dev/sda1
Fare attenzione a usare il nome di device della chiavetta USB. Il
comando mkdosfs è contenuto nel pacchetto Debian
dosfstools
.
Per far partire il kernel dopo aver avviato da un chiavetta USB è necessario mettere un bootloader sulla chiavetta. Nonostante il fatto che qualsiasi bootloader (p.e. LILO) dovrebbe funzionare è più comodo usare SYSLINUX dato che utilizza una partizione FAT16 e può essere riconfigurato semplicemente modificando un file di testo. Qualsiasi sistema operativo con supporto per il filesystem FAT può essere usato per fare delle modifiche alla configurazione del bootloader.
Per collocare SYSLINUX sulla partizione FAT16 della
chiavetta USB installare i pacchetti syslinux
e
mtools
ed eseguire:
# syslinux /dev/sda1
Di nuovo fare attenzione a usare il nome corretto del device. La partizione
non deve essere montata quando si avvia SYSLINUX, la
procedura scrive il settore di avvio sulla partizione e crea il file
ldlinux.sys
che contiene il codice del bootloader.
Montare la partizione (mount /dev/sda1 /mnt
) e
copiare i seguenti file dall'archivio Debian sulla chiavetta:
vmlinuz
(kernel)
initrd.gz
(immagine del ramdisk iniziale)
syslinux.cfg
(file di configurazione di SYSLINUX)
Moduli del kernel opzionali
Se si vuole rinominare questi file ricordarsi che SYSLINUX può gestire solo nomi di file in formato DOS (8.3).
Il file di configurazione syslinux.cfg
deve contenere
le seguenti righe:
default vmlinuz append initrd=initrd.gz
L'installatore cerca un'immagine ISO di Debian sulla chiavetta per usarla
come sorgente per altri dati necessari all'installazione. Quindi il prossimo
passo è copiare un'immagine ISO Debian (businesscard, netinst o persino
una completa) sulla propria chiavetta. Il nome del file immagine deve avere
estensione .iso
.
Se si vuole installare usando la rete, senza usare una immagine ISO, si deve
saltare il passo precedente ma è necessario usare il ramdisk iniziale nella
directory netboot
al posto di quello in
hd-media
perché in hd-media/initrd.gz
non c'è il supporto per la rete.
Conclusa la copia dei file, smontare la chiavetta USB (umount
/mnt
) e attivare la protezione dalla scrittura.