Questa è la guida (ancora incompleta) per la versione 3.0 di Debian Edu Etch.
This document was put into the debian-edu-doc package on 2010-05-16.
La versione su http://wiki.debian.org/DebianEdu/Documentation/Etch è un wiki che viene modificato frequentemente.
Le traduzioni sono parte del pacchetto debian-edu-doc, che può essere installato su un server web.
Skolelinux è una distribuzione Linux derivata dal progetto Debian Edu. Essendo una Custom Debian Distribution (CDD) è parte di Debian.
Questo significa che Skolelinux è una versione di Debian che mette a disposizione un sistema pronto all'uso (out-of-the-box) per una rete completamente configurata di una scuola.
In Norvegia, dove Skolelinux è nato, l'obiettivo principale è stato quello di scuole con allievi di 6-16 anni. Oggi la distribuzione è usata in altri paesi del mondo, soprattutto in Norvegia, Germania e Francia.
Questa sezione del documento descrive l'architettura della rete e i servizi messi a disposizione dalla installazione di Skolelinux.
(Il pacchetto sorgente debian-edu-doccontiene questa immagine come file dia.)
La figura è il modello scelto per la topologia di rete. Il setup di default di una rete Skolelinux presuppone uno e un solo server principale , con workstation e thin -client-servers (con thin-clients) collegati. Il numero delle workstation può essere più o meno grande (si può partire da nove a più). Lo stesso vale per il numero dei thin-client-server, ognuno dei quali sviluppa una propria rete separata in modo tale che il traffico tra thin-client e thin-client-server non influenza il resto dei servizi di rete.
La ragione per cui è presente un solo server principale in ogni scuola è che questo server fornisce i numeri Ip attraverso il DHCP e occorre che ci sia una sola macchina che attivi questo servizio. E' possibile trasferire i servizi dal server principale a altre macchine modificando la configurazione del DNS, puntando alla macchina giusta con l'alias DNS del servizio.
Per semplificare il setup standard di Skolelinux, la connessione Internet è prevista attraverso un router separato. E' possibile configurare Skolelinux con un modem o con una connessione ISDN, anche se questa possibiltà non è prevista nell'installazione "out of the box" di Skolelinux (il setup ha bisogno di aggiustare la situazione di default e questo dovrebbe essere documentato separatamente).
Con l'eccezione del controllo dei thin-clients, tutti i servizi sono inizialmente settati sul server principale (main server). Per ragioni di performance, i thin-client-server dovrebbero essere macchine diverse dal server principale anche se è possibile installare il server principale e i thin-client-server sulla stessa macchina. Tutti i servizi hanno un nome-DNS dedicato e viaggiano su IPV4. I nomi DNS servono per trasferire i servizi dal server principale a altre macchine semplicemente fermando il servizio sul server principale e cambiando la configurazione DNS che deve puntare alla nuova locazione del servizio che naturalmente prima dovrebbe essere installato sulla macchina scelta.
Per ragioni di sicurezza tutte le connessioni che trasmettono password sono criptate e nessuna password è inviata in solo testo.
In seguito si elenca la serie dei servizi che sono configurati di default in una rete Skolelinux con il nome DNS fra parentesi quadre. Dove possibile il nome DNS corrisponde al nome del servizio in /etc/services, dove questo non è possibile il nome comune del servizio è usato come nome DNS. Tutti i file di configurazioni si riferiranno, se possibile, al servizio attraverso il nome DNS senza il nome del dominio, così che le scuole possano cambiare dominio o indirizzo IP facilmente.
Logging centralizzato [syslog]
DNS (Bind) [domain]
Configurazione automatica delle macchine della rete (DHCP) [bootps]
Sincronizzazione dell'orologio (NTP) [ntp]
Directory Home via Network File System (SMB/NFS) [homes]
Electronic Post Office [postoffice]
Directory Service (OpenLDAP) [ldap]
Amministrazione degli utenti (lwat)
Web Server (Apache/PHP) [www]
Backup centrale (sl-backup, slbackup-php) [backup]
Web Cache / Proxy (Squid) [webcache]
Stampa (CUPS) [ipp]
Login remoto (OpenSSH) [ssh]
Configurazione automatica [cfengine]
Thin Client Server/s (LTSP) [ltspserver\#]
Controllo delle macchine e dei servizi con il report degli errori, più lo stato e la storia su Web. Report degli errori attraverso E-mail (munin,nagios e site-summary)
Ogni utente archivia i suoi file personali nella sua cartella home che risiede nel server. Le cartelle home sono disponibili da tutte le macchine dando la possibilità di accedere agli stessi file indipendentemente dalla macchina da cui ci si collega. Il server è indipendente dal sistema operativo utilizzando NFS per i client Unix e SMB per client Windows e Macintosh.
Di default le e-mail sono impostate per la posta locale (all'interno della scuola), sebbene la spedizione di e-mail attraverso internet può essere configurata se la scuola ha un ip fisso. Sono configurate anche mailing list basate sul data base degli utenti: ogni classe ha una sua mailing list. I client sono predisposti per spedire la posta al server (usando smarthost), e gli utenti possono accedere alle loro email sia attraverso POP3 che IMAP.
Tutti i servizi sono accessibili usando stesso username e password in quanto il data base di autenticazione e autorizzazione è centralizzato .
Per incrementare la performance sui siti più frequentati è usato un proxy web (Squid) che archivia i file localmente. Insieme con il blocco del traffico nel router il proxy permette il controllo su Internet per macchine singole.
La configurazione dei client è fatta automaticamente con l'uso di DHCP. I client della rete sono inseriti nella rete locale 10.0.2.0/23, mentre i thin-client sono connessi al loro thin-client-server con una sottorete separata 192.168.0.0/24 (questo assicura che il traffico di rete dei thin client non interferisca con il resto dei servizi di rete).
Il servizio di logging è configurato in modo che tutte le macchine mandino i loro messaggi di syslog al server. Il servizio è predisposto in modo da accettare solamente i messaggi provenienti dalla rete locale.
Di default il server DNS è configurato per un dominio per un uso interno solamente (*.intern) e può essere settato per un dominio reale ("esterno"). Il server DNS è configurato come un server caching in modo che tutte le macchine della rete possono usarlo come dominio principale.
Allievi e insegnanti hanno la possibilità di pubblicare pagine web. Il server web dispone di meccanismi per autenticare gli utenti e limitare l'accesso a pagine e sottocartelle per determinati utenti e gruppi. Gli utenti avranno la possibilità di creare pagine dinamiche, dato che c'è la possibilità di programmare dal lato server.
Le informazioni sugli utenti e sulle macchine possono essere amministrate centralmente e tutte le macchine della rete sono accessibili automaticamente. Per rendere possibile questa funzione è configurata una directory centrale nel server. La directory archivierà le informazioni su utenti, gruppi di utenti, macchine e gruppi di macchine. Per evitare confusioni nell'utente non ci sarà differenza tra file di gruppo, mailing list e gruppi di rete. Questo implica che i gruppi di macchine dovranno essere gruppi di rete e avere lo stesso namespace dei gruppi di utenti e delle mailing list.
L'amministrazione dei servizi e degli utenti avverranno via web, seguiranno gli standard e funzioneranno bene con i browser che sono parte di Skolelinux. La delega di alcuni compiti a utenti o a gruppi di utenti saranno possibili da parte dell'amministrazione dei sistemi.
Per evitare alcuni problemi con NFS e rendere più semplice il debug, il tempo deve essere sincronizzato sulle diverse macchine. Per questo il server Skolelinux è configurato come server locale con il Network Time Protocol (NTP) e tutte le workstation e i client sincronizzano il loro orologio con quello del server. Il server a sua volta dovrebbe sincronizzare il suo orologio via NTP su Internet, così che l'intera rete abbia lo stesso orario.
Le stampanti sono connesse, quando conviene, direttamente alla rete o direttamente al server, alla workstation o al thin-client-server. L'accesso alle stampanti può essere controllato per gli utenti individuali in relazione ai gruppi ai quali appartengono e realizzato usando quota e il controllo di accesso per le stampanti.
La configurazione del thin client permette a un PC di funzionare come un terminale (X-). Questo significa che la macchina si inizializza attraverso un dischetto o direttamente dal server con una scheda-PROM (o PXE) senza usare il disco fisso locale. Viene usato per questo servizio Linux Terminal Server Project (LTSP).
I thin clients sono un modo ottimo per usare macchine deboli e obsolete in quanto tutti i programmi girano sul server LTSP. Il servizio usa DHCP e TFTP per connettersi alla rete e si inizializza dalla rete stessa. In seguito il file system è montato via NFS dal server LTSP e finalmente X11 parte e si connette allo stesso server attraverso XDMCP. In questo modo tutti i programmi sono eseguiti nel server LTSP.
Il thin client server è configurato per ricevere il syslog dai thin clients e inoltrare questo messaggio al syslog principale.
Sono sinonimi del termine workstation diskless (senza disco) anche stateless workstations, lowfat clients o half-thick clients.
Le workstation diskless eseguono tutto il software nel PC senza avere installato localmente alcun sistema operativo. Questo vuol dire che le macchine fanno il boot direttamente dal disco fisso dei server senza eseguire alcun software installato sul disco fisso locale.
Le workstation lowfat sono un modo eccellente di riutilizzare hardware più nuovo con lo stesso basso costo di manutenzione dei thin client. Il software è amministrato e mantenuto sul server senza installare nella macchina alcun software. Anche le directory home e la configurazione del sistema è archiviata sul server.
Le workstation diskless sono state introdotte nel Linux Terminal Server Project (LTSP) con la versione 5.0.
Il termine "networked clients" è usato in questo manuale per riferirsi ai thin client, alle workstation diskless e a tutti i computer che hanno come sistema operativo MacOS o Windows.
Tutte le macchine linux che sono installate con un CD o un DVD Skolelinux, saranno amministrate da un computer centrale, probabilmente il server. Sarà possibile collegarsi alle macchine con pieno accesso attraverso il servizio ssh .
Si usa cfengine per modificare i file di configurazione. Questi file sono aggiornati dal server ai client. Per cambiare la configurazione del client è sufficiente modificare la configurazione del server e automaticamente i cambiamenti saranno distribuiti.
Tutte le informazioni degli utenti sono in una directory LDAP. Le modifiche degli utenti sono fatte in questo data base e usate dai client per l'autenticazione degli utenti.
L'installazione è possibile sia con il CD che il DVD.
Lo scopo è fare l'installazione del server dal CD/DVD, e installare i client dalla rete. L'installazione da DVD non richiede l'accesso a Internet.
L'installazione non dovrebbe fare alcuna domanda, con l'eccezione del linguaggio desiderato (e.g. Norwegian Bokmal, Nynorsk, Sami) e del profilo della macchina (server, workstation, thin client server). Tutte le altre configurazioni saranno settate automaticamente con parametri ragionevoli da cambiare eventualmente da una postazione centrale attraverso l'amministratore di sistema dopo la prima installazione.
A ogni acconto dell'utente Skolelinux è assegnato una parte del file system sul file server. Questa parte (la home directory) contiene i file di configurazione dell'utente, i documenti, le email e le pagine web. Alcuni di questi file dovrebbero essere configurati in sola lettura per gli altri utenti del sistema, altri leggibili da tutti via internet, altri ancora non dovrebbero essere accessibili solo all'utente stesso.
To ensure that all disks that are used for user directories or shared directories can be uniquely named across all the computers in the installation, they can be mounted as /skole/host/directory/. Initially, one directory is created on the file server, /skole/tjener/home0/, in which all the user accounts are created. More directories may then be created when needed, to accomodate particular user groups or particular patterns of usage.
Per permettere l'accesso a file condivisi usando l'identificatore di gruppo, ogni utente deve avere un gruppo primario senza altri membri. Il nome di questo gruppo privato dovrebbe essere identico all'username dell'utente. (Maggiori informazioni sui gruppi privati sono disponibili da Redhat.) Questo permette che tutti i nuovi file creati dall'utente siano inizializzati per avere pieno accesso per il gruppo. Settare il gid bit su directory e ereditarietà di diritti permette il controllo di file condivisi tra i membri di un gruppo. Perciò l'umask degli utenti dovrebbe essere 00X. (Se tutti gli utenti avessero il permesso di leggere tutti i nuovi file creati, allora X=2. Se solo il gruppo dovesse avere l'iniziale accesso alla lettura allora X=7.)
Il setting iniziale per i nuovi file creati dipende dalla policy usata. Essi possono essere inizializzati con i permessi di lettura per tutti che possono essere rimossi da un'azione specifica dell'utente, o inizialmente protetti verso tutti con un'azione specifica dell'utente per renderli accessibili. Il primo metodo incoraggia la condivisione della conoscenza e rende il sistema più trasparente, il secondo metodo diminuisce il rischio della diffusione non voluta di informazioni. Il problema con la prima soluzione è che non è esplicitato che il materiale creato sarà accessibile a tutti gli utenti. Questo è verificabile in seguito attraverso la visualizzazione di tutte le directory degli utenti da cui si può vedere che tutti i file hanno accesso in lettura. Il problema con la seconda soluzione è che sono pochi gli utenti che sanno rendere accessibile in lettura i propri file e se questi non contengono informazioni sensibili il loro contenuto potrebbe essere utile per gli utenti che vogliono imparare a risolvere problemi che già altri hanno risolto. (in genere problemi di configurazione).
Suggerimento: I file sono inizialmente settati per essere letti da tutti, ma particolari directory sono create con diritti più ristretti. Così da decidere se il file potrebbe essere reso leggibile o no. Concretamente, l'umask dovrebbe essere settata a 002, e la directory ~/ creata con privilegi 0775, la directory ~/priv/ con 0750 e la directory ~/pub/ con 0775. I file che non dovrebbero essere letti dagli altri dovrebbero essere messi in ~/priv/, mentre i file pubblici saranno messi in ~/pub/. Gli altri file saranno inizialmente accessibili, ma potranno essere bloccati all'occorrenza.
ssh richiede che la home directory possa essere scritta solo dal proprietario, così il privilegio massimo che è possibile assegnare a ~/ è 755.
- accesso alle home directory (*~/.)? - home directory - directory condivise?
Queste sono note a caso che dovrebbero essere incluse in questo documento.
Il data base degli utenti centralizzato con i gruppi e la capacità di controllare quali gruppi hanno accesso a quali macchine.
Gruppi di macchine e capacità di controllare l'accesso ai servizi di rete per questi gruppi (accesso negato a Internet via squid)
Si dovrebbe considerare di usare un nome DNS come da RFC 2606.
Questo capitolo è stato copiato e incollato da http://developer.skolelinux.no/arkitektur/arkitektur.html.en ( a quel tempo era Copyright © 2001, 2002, 2003, 2004 Petter Reinholdtsen < pere@hungry.com >, rilasciato sotto the GPL) - nota per i traduttori: sono presenti traduzioni per questo documento, che possono essere copiate e incollate, ma occorre lasciare queste note di copyright.
la documentazione è migliorata con traduzioni aggiornate in Tedesco, Norvegese, Bokmal e Italiano
Sono stati corretti più di 40 bug, con migliorie e aggiornamenti di sicurezza rispetto alla versione 3.0r0
Basata su Debian 4.0 Etch rilasciata l'8-04-2007.
Installazione grafica con il supporto del mouse
Boot splash con usplash
LSB 3.1 compatibile
Linux kernel versione 2.6.18
Supporto per i controller e hard disk SATA
X.org version 7.1.
KDE ambiente desktop versione 3.5.5
OpenOffice.org versione 2.0.
LTSP5 (version 0.99debian12)
Il tracciamento automatico delle macchine installate con Sitesummary.
Configurazione automatica di munin usando i dati da Sitesummary.
Controllo automatico della versione dei file di configurazione in /etc/ con l'uso di svk.
La grandezza dei file system può essere estesa quando il file system è montato.
Supporto automatico nell'estendere il file system basato su regole predefinite.
Supporto dei dispositivi locali sui thin clients.
Nuova architettura di processori: amd64 (pienamente supportata) e powerpc (supporto sperimentale, la installazione da supporto parte solo nella newworld subarchitecture)
DVD multi-architettura per i386, amd64 e powerpc
Regressione: l'installazione con il CD richiede l'accesso a Internet durante l'installazione. Le precedenti versioni potevano essere installate da un CD senza l'accesso Internet.
Regression: webmin is now removed from Debian because of problems supporting it. We've added a new web based user administration tool named lwat, which doesn't has the same functionality as wlus, the old user administration tool. But wlus requires webmin.
Modifica: swi-prolog non è in etch, ma in sarge. Il capitolo dell HowTo teach and learn descrive come installare swi-prolog in etch.
Basato su Debian 3.1 Sarge rilasciata il 06-06-2005.
Linux kernel versione 2.6.8.
XFree86 versione 4.3.
KDE versione 3.3.
OpenOffice.org 1.1.
Basata su Debian 3.0 Woody rilasciata il 19-07-2002.
Linux kernel versione 2.4.26.
XFree86 versione 4.1.
KDE versione 2.2.
Maggiori informazioni sulle vecchie versioni possono essere trovate a http://developer.skolelinux.no/info/cdbygging/news.html.
Ci sono molti modi per configurare una soluzione Skolelinux. Pùò essere installato su un'unica macchina o su una grande rete fatta da più scuole. Per questa varietà di soluzioni possibili c'è una grande varietà di configurazione per i componenti di rete, server e macchine client.
i computer su cui eseguire Debian Edu / Skolelinux devono aver processori i386, amd64 o powerpc.
Sui powerpc, l'installazione potrà avviarsi solo su macchine della newworld sub-architecture,che sono sistemi di apple con il case trasparente
thin client (LTSP) server devono avere due schede di rete quando si usa l'architettura di rete di default:
eth0 connessa alla rete principale (10.0.2.0/23)
eth1 (192.168.0.0/24) al servizio dei thin-client
lo spazio disco necessario dipende dal profilo usato, ma un disco di 8 GiB sarà sufficiente. Come al solito più grande è meglio.
per i thin clients 32 MiB RAM e 133 MHz sono il minimo richiesto. Swap è necessaria
per le workstation o per i Pc standalone, 450-Mhz, 256 MiB RAM e 8 GiB di spazio disco sono il minimo richiesto
per le workstation diskless (conosciute anche come stateless workstation, lowfat client or half-thick client) 256 MB RAM e 800 MHz sono raccomandati come requisiti minimi. La memoria di swap è caricata automaticamente dalla rete: la sua grandezza è di 32mb, se ce ne vuole di più si può editare il file /etc/ltsp/nbdswapd.conf su tjener e configurare la variabile SIZE.
per i Laptop 256 MB RAM e 450 MHz sono i requisiti minimi
A list of tested hardware is provided from http://wiki.debian.org/DebianEdu/Hardware/ . This list is not nearly
complete
un router/gateway (IP 10.0.2.1) dà la possibilità di accedere a internet (quando si usa l'architettura di rete di default)
il server principale (10.0.2.2): è un singolo computer nella rete che ha il profilo tjener- installato
workstation e/o thin client (LTSP) server
thin client
Un router/gateway, connesso a internet con una interfaccia esterna e una interna con l'indirizzo IP 10.0.2.1 è necessario per connettersi a Internet.
Il router non deve essere un server DHCP, può funzionare come server DNS anche se non è necessario e non sarà usato. (Se il router funziona come server DHCP si deve disabilitare il server DHCP sul server principale, ma si perderanno alcune funzionalità e alcune procedure documentate funzioneranno in maniera diversa. Così è meglio disabilitare il server DHCP nel router.)
Se si sta cercando una soluzione basata su i386 (per riusare un vecchio PC), si raccomanda IPCop o floppyfw.
Se si ha bisogno di qualcosa per un router embedded o un access point si raccomanda di usare OpenWRT, anche se naturalmente si può usare il firmware originale. Usare il firmware originale è più facile, ma OpenWRT dà la possibilità di maggiori opzioni e controlli. Verifica sulle pagine web di OpenWRT per una lista di hardware supportati.
E' possibile usare una diversa configurazione di rete, seguendo questa procedura documentata. Se non siamo costretti a configurare una rete esistente, conviene attenersi alla architettura di rete di default.
We recommend to read or at least take a look at the release notes for
Debian Etch before you start installing a system for production
use. If you just want to give Debian Edu/Skolelinux a try, you don't have to
though, it should just work
Altre informazioni sulla versione Debian Etch sono disponibili nel suo manuale di installazione.
L'immagine multiarchitettura del dvd ISO è grande 4.4 GiB. Per fare il download, usa uno di questi metodi:
ftp://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-i386-powerpc-DVD-3.0r1.iso
http://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-i386-powerpc-DVD-3.0r1.iso
rsync ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-i386-powerpc-DVD-3.0r1.iso
o per il cd netinstall si può fare il download per i386
ftp://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-i386-netinst-3.0r1.iso
http://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-i386-netinst-3.0r1.iso
rsync ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-etch-i386-netinst-3.0r1.iso
amd64
ftp://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-netinst-3.0r1.iso
http://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-netinst-3.0r1.iso
rsync ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-etch-amd64-netinst-3.0r1.iso
e powerpc (adattato per la sub-architettura newworld)
ftp://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-powerpc-netinst-3.0r1.iso
http://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-powerpc-netinst-3.0r1.iso
rsync ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-etch-powerpc-netinst-3.0r1.iso
L'architettura powerpc non è stata testata come le altre architetture, sebbene dovrebbe funzionare bene. Si considera il pacchetto per questa architettura una versione sperimentale di Debian Edu, che non potrebbe essere supportata come le altre achitetture.
Il codice sorgente di questa versione è disponibile come immagine DVD
ftp://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-source-DVD-3.0r1.iso
http://ftp.skolelinux.org/skolelinux-cd/debian-edu-etch-source-DVD-3.0r1.iso
rsync ftp.skolelinux.org::skolelinux-cd/debian-edu-etch-source-DVD-3.0r1.iso
For those without a fast internet connection, we offer to send you a CD or
DVD for the cost of the CD or DVD and shipping. Just send an email to cd@skolelinux.no and we will discuss
the payment details (for shipping and media) Remember to include the address you want
the CD or DVD to be sent to in the email.
L'installazione netinst prenderà alcuni pacchetti dal CD e il resto dalla rete. Il totale dei pacchetti da prendere dalla rete cambia in base al profilo scelto:
Main server: 8 di 115 MiB da scaricare.
Main server e Thin client server: 618 di 1082 MiB da scaricare.
Main server e Workstation: 618 of 1081 MiB da scaricare.
Thin client server: 618 di 1052 MiB da scaricare.
Workstation: 618 di 1051 MiB da scaricare.
Standalone: 618 di 1020 MiB da scaricare.
Barebone: 12 of 83 MiB da scaricare.
I profili sono spiegati in seguito.
Quando si fa un'installazione Debian Edu occorre scegliere poche opzioni. Non avere paura non sono molte. Abbiamo dedicato molte energie per nascondere la complessità di Debian durante e dopo l'installazione. Anche se, Debian Edu è una Debian, e se si vuole si può scegliere tra più di 15000 pacchetti e un billione di ozioni di configurazioni. Per la maggioranza degli utenti, però le opzioni di default dovrebbero andar bene.
L'installazione grafica è il default per i386 e amd64. L'installazione powerpc non supporta l'installazione grafica. Digita install al prompt del boot per avere una installazione i386 nel modo testo.
L'opzione di boot debian-edu-expert aggiunge il profilo barebone alle opzioni di profilo, e seleziona il partizionamento manuale. Digita installgui debian-edu-expert o install debian-edu-expert al prompt di syslinux/yaboot per selezionare il modo esperto.
Se si vuole installare in modo testo l'architettura amd64 con il DVD multiarchitettura occorre scrivere amd64-install. Si può scegliere anche la versione grafica con amd64-expertgui.
Se si vuole avviare i386 con il DVD multiarchitettura su una macchina amd64 occorre selezionare manualmente install (modo testo) o expertgui (modo grafico). L'installazione di default del DVD usa amd64-installgui su macchine x86 64-bit, e installgui su macchine x86 32-bit.
Se si è già installato il profilo mainserver su una macchina, si può usare il suo servizio proxy per velocizzare l'installazione da CD. Occorre aggiungere d-i mirror/http/proxy string http://10.0.2.2:3128/ come opzione addizionale di boot.
Scegliere una lingua (per l'installazione e installare il sistema)
Scegliere un time-zone
Scegliere una mappa di tastiera (in genere la tastiera di default va bene)
Scegliere un profilo:
server
Questo è il server principale (tjener) per la scuola e mette a disposizione i seguenti servizi: file, stampa, intranet, proxy, DNS, DHCP, LDAP, backup, nagios, simesummary, munin. Tutti i servizi sono pre-configurati e funzionano senza toccare niente. Si deve solo installare un solo server principale per ogni scuola!
workstation
Il computer si avvia dal suo hard disk locale, e esegue tutto il software e le periferiche installate localmente, ma il login dell'utente è autenticato attraverso il server principale dove sono archiviati i file e il desktop dell'utente.
thin client server
I server thin client e diskless workstation. I client che non hanno disco si avviano e eseguono il software attraverso questo server. Questo computer ha bisogno di due schede di rete, molta memoria, sarebbe l'ideale se ci fosse più di un processore. Per il server delle diskless workstation occorre seguire questo HowTo. (Fixme: integrate this HowTo into this chapter of the manual.)
computer fuori rete
un computer normale che può funzionare senza un server di rete. Include i laptop.
barebone
Questo profilo è disponibile quando si usa l'opzione 'debian-edu-expert' boot . Saranno installati i pacchetti di base e la macchina sarà configurata per essere integrata in una rete Debian Edu, ma senza servizi e applicazioni. E' utile come piattaforma per singoli servizi trasferiti manualmente dal server principale.
I primi tre profili possono essere installati sulla stessa macchina. Questo vuol dire che il server principale può essere un server thin client e una workstation.
rispondi yes al partizionamento automatico, questo distruggerà tutti i dati negli hard disk!
rispondere yes a partman
please say yes to submit information to http://popcon.skolelinux.org/ - though you dont have to
aspettare
be happy
Se si decide di fare il partizionamento manuale per il server principale, occorre essere sicuri che la directory /skole/tjener/home0 esista, probabilmente montando una partizione apposita. Se la directory non viene creata ci si può collegare solo come root. La ragione è che la creazione degli utenti presuppone che la directory esista per rendere possibile creare le home directory degli utenti, e senza la sua home un utente non può collegarsi alla rete.
In principio avrebbe senso installare i notebooks sia con il profilo workstation che standalone. Ma occorre tenere presente che il profilo workstation usa LDAP per gli acconti degli utenti e NFS per le directory home, in questo modo le workstation lavoreranno solo nella rete in cui hanno accesso al server. Se si vuole usare il laptop a casa o nella strada, occorre scegliere il profilo standalone.
E' possibile riconfigurare la workstation per inserire l'autenticazione nella cache e fare un sync delle directory home al disco locale (e fare resync al server quando è nella rete) con unison, ma a oggi non ci sono howto per questo argomento.
Se si installa da un DVD /etc/apt/sources.list conterrà come sorgente solo il DVD. Se si ha un collegamento internet si consiglia vivamente di aggiungere le seguenti linee al file in modo da avere disponibili gli aggiornamenti d sicurezza che possono essere installati:
deb http://ftp.debian.org/debian/ etch main deb http://security.debian.org/ etch/updates main deb http://ftp.skolelinux.org/skolelinux etch local
Creare una versione personalizzata del CD o del DVD è possibile abbastanza facilmente, usando debian installer, che ha un progetto modulare e altre interessanti caratteristiche. [ http://wiki.debian.org/DebianInstaller/Preseed Preseeding] permette di definire le risposte alle domande normalmente richieste.
Quello che è necessario fare è creare un file di preseeding con le risposte personalizzate (tutto questo è descritto nell'appendice del manuale del debian installer) e rimasterizzare il CD/DVD.
Lo schermo di login di KDM è stato ridotto manualmente per diminuire la risoluzione di questa immagine.
Questo capitolo descrive il primo passo da fare dopo l'installazione per partire. Questo è il minimo da fare:
aggiungere workstations ai gruppi degli host (per esportare le home-directories via NFS)
aggiungere utenti
è consigliato di aggiungere le workstation al dhcpd-config - i LTSP-servers devono essere aggiunti.
Questo è descritto in seguito.
La sezione HowTo descrive altri accorgimenti e trucchi e risposte alle domande frequenti, mentre questa sezione descrive quello che tutti devono fare.
Ci sono diversi servizi attivi sul server principale che possono essere modificati attraverso l'interfaccia web. Descriveremo qui ogni servizio.
Lwat è uno strumento di amministrazione basato su un'interfaccia web che aiuterà ad amministrare alcune parti importanti della configurazione di Debian Edu. Si possono amministrare questi quattro gruppi principali (aggiungere, modificare, cancellare):
Amministrazione degli utenti
Amministrazione dei gruppi
Informazioni su Automount
Amministrazione delle macchine
Per accedere a lwat scrivere l'indirizzo sul browser https://www/lwat. Si può visualizzare un messaggio di errore per almeno due motivi:
il certificato è self-signed
Il certificato è generato da tjener.intern
si può avere un errore se l'installazione è vecchia più di un mese, dato che il certificato è valido solo per un mese.
Quando l'avvertimento non viene considerato (o corretto ...) si dovrebbe visualizzare la pagina sottostante che ha un menu a sinistra e la parte principale della pagina sulla destra. Per prima cosa si dovrebbe vedere una finestra di login dove occorre collegarsi con le credenziali di amministratore. Se si accede per la prima volta dopo l'installazione, il nome di login è:
admin
e la password è la password immessa durante l'installazione per l'acconto di root.
Dopo il login la finestra di login scomparirà e si può scegliere tra le varie voci nel menu.
In Debian Edu le informazioni sugli account sono archiviate in una directory LDAP e sono usate non solo dal server principale, ma anche dalle workstation e dai thinclient server nella rete. In questo modo le informazioni sugli studenti, allievi, insegnanti, ... devono essre inserite una sola volta e sono disponibili su tutti i sistemi della rete.
Lwat aiuterà a fare un lavoro ben fatto quando si inseriscono i dati degli utenti nella directory LDAP.
Si possono aggiungere utenti, collegarli a gruppi di utenti (per esempio riferirsi agli elementi di una classe facilmente), aggiornarli e cancellarli di nuovo. Le scelte del menu per fare questo sono le quattro voci più alte (nei due gruppi più alti).
Per aggiungere utenti bisogna solo scegliere "Add" nella parte del menu "Users". Dopo aver fatto questa scelta si vedrà una scheda dove occorre inserire i dati dell'utente che si vuole aggiungere. La cosa più importante da fare è inserire il nome completo dell'utente (punto 1 nella figura sottostante). Come si inseriscono i dati si vedrà lwat generare un username basato sul nome reale. Se l'account automatico non ci va bene si può cambiare più tardi. Come seconda cosa occorre scegliere il profilo dell'account, che è usato da lwat per determinare i privilegi dell'utente per l'amministratore del sistema. A oggi lwat conosce i profili seguenti:
profilo |
privilegi concessi |
Students |
Login e uso del sistema |
Teachers |
Lo stesso di studenti |
jrAdmins |
Lo stesso di insegnanti, ma possono cambiare la password ad altri utenti (una specie di Amministratori) |
Admins |
Gli amministratori hanno i privilegi maggiori. Possono aggiungere/modificare/cancellare utenti/gruppi/macchine/automounts e permettere ai sistemi windows di collegarsi al dominio Skolelinux |
Dopo aver scelto un profilo si può scegliere il pulsante "Save" e l'utente è aggiunto al sistema.
L'opzione di impostare la password, è stata disattivata, ma si può definire una propria password modificando l'utente aggiunto.
Se l'inserimento è andato a buon fine si dovrebbe vedere un messaggio alla fine della pagina che informa che i dato sono stati aggiunti alla directory ldap (altrimenti la scheda si resetta):
Added user: Demo User username: demuse password: somethingsecret
Per modificare o cancellare un utente occorre prima trovarlo usando search nelle scelte del menu. Nella scheda che appare (searcharea nella figura) occorre scrivere il nome reale dell'utente o il suo username. I risultati verranno mostrati sotto la scheda (resultarea nella figura). Alla sinistra di ogni risultato c'è un checkbox che si può usare per cancellare o disabilitare uno o più utenti con i due pulsanti sotto. Se si vuole modificare un utente, occorre cliccarci sopra, tutti i risultati sono collegamenti alla pagina di modifica.
Una nuova pagina mostrerà dove modificare le informazioni dell'utente come cambiare la password dell'utente o modificare la lista dei gruppi ai quali è collegato.
E' possibile inserire una quantità notevole di utenti con lwat usando un file .csv , che può essere creato con qualsiasi buon foglio elettronico (per esempio oocalc).
Lo script che importa i dati si aspetta un file che ha tutti i dati di un utente su una riga, con ogni campo separato da un punto e virgola. Le informazioni minime necessarie sono il nome completo dell'utente. Se il nome completo non è inserito lo script aspetta di avere il nome e il cognome. Il massimo di informazione che è possibile dare sono "Ambiente utente; Nome Cognome; Username; Password; Gruppo addizionale".
Se il campo della password manca, una password facile da ricordare sarà creata.
Se un utente è messo in un gruppo, il gruppo deve esistere, così occorre creare manualmente il gruppo (con lwat, vedi sotto) prima di importare gli utenti.
E' una buona idea fare qualche test prima, meglio con un file .csv che contiene pochi utenti fittizi che potranno essere cancellati più tardi.
L'amministrazione dei gruppi è simile a quella degli utenti. Si può inserire un nome e una descrizione per il gruppo. Quando si fa la ricerca per i gruppi si può cancellare o disabilitare tutti gli utenti del gruppo trovato. Nella pagina di modifica si può avere accesso a tutti gli utenti del gruppo.
I gruppi inseriti attraverso lwat sono gruppi regolari unix, in modo da usare questo strumento anche per i permessi dei file.
Con lwat è facile inserire gli utenti in un gruppo specifico (per esempio chiamato con l'anno in cui entrano o finiscono la scuola) e creare tutte le home directory in una directory dedicata.
Per avere questo occorre creare una stanza come la seguente nel file /etc/lwat/admin.ini:
[2009] ou = "ou=People,%base%" objectClass = top posixAccount shadowAccount imapUser sambaSamAccount homeDirectory = /skole/tjener/home0/2009/%username% groups = none students 2009 loginShell = /bin/bash mailMessageStore = /var/lib/maildirs/%username%
Perché questo funzioni occorre creare il gruppo 2009 prima di aggiungere gli utenti.
La stanza è aggiunta sopra home0, se si vuole in un'altra posizione, occorre usare un altro automount, con lwat aggiungendo l'automount desiderato e cambiare la stringa homeDirectory in admini.in.
Con l'amministrazione delle macchine si controllano tutti gli IP degli apparati della rete Debian Edu. Ogni macchina aggiunta alla directory LDAP con lwat ha un nome, un indirizzo-IP, un indirizzo-MAC e un nome di dominio che in genere è "intern". Per una descrizione più completa dell'architettura di Debian Edu consulta la sezione architettura di questo manuale.
Se si aggiunge una macchina, si può usare un ip/hostname da uno spazio di indirizzi prefigurato. I seguenti intervalli di ip sono predefiniti:
Primo indirizzo |
Ultimo indirizzo |
nome dell'host |
10.0.2.10 |
10.0.2.29 |
ltspserverxx |
10.0.2.30 |
10.0.2.49 |
printerxx |
10.0.2.50 |
10.0.2.99 |
staticxx |
Gli indirizzi da 10.0.2.100 a 10.0.2.255 e da 10.0.3.0 a 10.0.3.243 sono riservati per il dhcp e sono assegnati dinamicamente.
Per assegnare a un host con il MAC-address 00:40:05:AF:4E:C6 un indirizzo statico occorre inserire il MAC-address e il nome dell'host, nel nostro esempio static00, mentre i campi rimanenti saranno completati automaticamente secondo la configurazione predefinita.
This will not configure the
dhcp server. You need to configure the host statically or edit the
configuration of the dhcp server by hand as shown directly below.
Per assegnare un ip statico a un host che è stato aggiunto a ldap con lwat occorre modificare /etc/dhcp3/dhcpd.conf e lanciare /etc/init.d/dhcp3-server restart come root.
Per il nostro esempio si dovrebbe, dopo aver aperto /etc/dhcpd3/dhcpd.conf con un editor, cercare la sezione static00. Si dovrebbe vedere una cosa simile a questa:
host static00 { hardware ethernet 00:00:00:00:00:00; fixed-address static00; }
Occorre sostituire la sequenza di zero nel MAC-address con quello dell'host statico. Ecco come dovrebbe essere nel nostro esempio:
host static00 { hardware ethernet 00:40:05:AF:4E:C6; fixed-address static00; }
Don't forget to restart the
dhcpd as described above whenever you have changed the configuration.
Cercare e cancellare le macchine è simile a cercare e cancellare utenti e la procedura qui, non viene indicatata.
Dopo aver aggiunto una macchina a ldap usando lwat, si può modificarne le proprietà usando la funzione search cliccando sulla macchina desiderata (come per gli utenti).
La scheda relativa al collegamento della macchina è simile a quella già vista per modificare le proprietà dell'utente, ma le informazioni hanno un altro significato in questo contesto.
Per esempio, quando si aggiunge una macchina a un NetGroup non si modificano i permessi di quella macchina (o degli utenti che si collegano da quella macchina) ma si indica quali file o programmi sono disponibili per quella macchina sul server. E' qualcosa di più che limitare i servizi che una macchina può usare sul server principale.
L'installazione di default mette a disposizione quattro NetGroups printer-hosts, workstation-hosts, ltsp-server-hosts and server-hosts. Al momento la funzionalità NetGroupè attivabile solo per NFS. Le directory home sono esportate dal server principale e sono montate dalle workstation e dai server-ltsp. Per ragioni di sicurezza solo macchine che appartengono ai NetGroups workstation-hosts, ltsp-server-hosts e server-hosts possono montare le condivisioni esportate NFS. Così è molto importante ricordarsi di ben configurare questa tipologia di macchine nell'albero ldap attraverso lwat usando un indirizzo statico da ldap.
Remember to configure
workstations and ldap-servers properly with lwat, or you users can't access
their homedirs.
Un'altra importante parte della configurazione delle macchine è la casella 'Samba host' (nella sezione 'Host information'). Se si progetta di aggiungere macchine Windows al dominio Samba di Skolelinux, occorre aggiungere l'host Windows a ldap e settare questa casella per permettere alla macchina di collegarsi al dominio.
L'intera documentazione per lwat può essere trovata in /usr/share/doc/lwat/ del server principale o online.
Per l'amministrazione delle stampanti si può puntare con il browser web a https://www:631 Questo è l'indirizzo di cups dove si possono aggiungere/cancellare/modficare stampanti e pulire le code di stampa. Per fare cambiamenti occorre loggarsi come root, con il protocollo che usa la criptazione ssl.
Se si connette una stampante per la prima volta si consiglia di lanciare printconf come root.
La configurazione di default in Debian Edu è di avere gli orologi in tutte le macchine sincronizzati, ma non necessariamente con l'orario corretto. Il servizio NTP è usato per aggiornare il tempo. Per essere sicuri che le macchine non usino connessioni esterne di rete sempre attive, gli orologi di default non saranno sincronizzati con una fonte esterna. Questa configurazione si è resa necessaria dopo che una scuola scoprì che aveva la sua rete ISDN occupata tutto il tempo, per telefonate extra.
Per permettere la sincronizzazione con un orologio esterno occorre modificare il file /etc/ntp.conf nel server principale. I caratteri di commento di fronte a server devono essere eliminati. In seguito il server ntp deve essere rilanciato con /etc/init.d/ntp restart come root. Per controllare se il server sta usando un orologio esterno eseguire ntpq -c lpeer.
A causa di un bug nel partizionamento automatico, alcune partizioni possono risultare piene dopo l'installazione. Per aumentare le partizioni piene eseguire debian-edu-fsautoresize -n come root. Maggiori informazioni nell'HowTo "Resize Partitions" nella sezione amministrazione.
Questa sezione spiega come usare aptitude upgrade e kde-update-notifier.
L'uso di aptitude è molto semplice. Per aggiornare il sistema occorre eseguire due comandi nella linea comando come root: aptitude update (aggiorna l'elenco dei pacchetti disponibili) e aptitude upgrade (aggiorna i pacchetti che hanno un aggiornamento disponibile).
Al posto del'uso della linea di comando si può utilizzare kde-update-notifier.
Una buona idea è anche installare cron-apt e apt-listchanges e configurarli mandando una mail all'indirizzo che stai leggendo.
cron-apt notificherà una volta al giorno via email, quali pacchetti sono disponibili per l'aggiornamento. Questo programma non li installerà, ma li scaricherà (di solito di notte), così da non attendere per il download, quando si lancia aptitude upgrade.
apt-listchanges invia il log dei cambiamenti effettuati.
Per l'amministrazione del backup occorre puntare il browser a https://www/slbackup-php. Occorre fare attenzione che si deve accedere a questo indirizzo via ssl, dopo aver inserito la password di root. Se si prova a collegarsi al sito senza usare ssl si ottiene un errore.
Di default verrà fatto il backup di /skole/tjener/home0, /etc/, /root/.svk e ldap in /skole/backup che è nel volume lvm. Se si vuole duplicare le informazioni (nel caso fosse cancellato qualcosa) questo strumento è molto utile.
Be aware that this backup
doesn't protect you from failing harddrives.
Se si vuol fare il backup dei dati su un server esterno, su una periferica a nastro o su un altro hard disk occorre modificare un poco la configurazione esistente.
Se si vuole ristabilire un folder completo,la scelta migliore è usare il seguente comando:
$ sudo rdiff-backup -r <date> \ /skole/backup/tjener/skole/tjener/home0/user \ /skole/tjener/home0/user_<date>
questo lascerà il contenuto di /skole/tjener/home0/user dalla <data> nella cartella /skole/tjener/home0/user_<date>
Se si vuole ripristinare un singolo file, si dovrebbe essere in grado di selezionare il file (e la versione) attraverso l'interfaccia web e scaricare solo quel file.
Il monitoraggio di sistema di Munin è disponibile a https://www/munin/. Il sistema permette di verificare graficamente lo stato del sistema giornalmente, settimanalmente e annualmente, e permette all'amministratore del sistema di avere un aiuto per i colli di bottiglia e per l'origine dei problemi del sistema.
L'elenco delle macchine controllate è generato automaticamente da munin sulla base dell'elenco degli hosts riportato da sitesummary. Tutti gli host che hanno installato il munin-node sono controllati da munin. Normalmente bisogna aspettare due giorni per controllare una macchina installata e questo dipende dall'esecuzione del programma cron. Per inserirla immediatamente occorre eseguire /etc/cron.daily/sitesummary-client come root sulla macchina installata e /etc/cron.daily/sitesummary come root sul server che contiene (normalmente il server-principale).
Maggiori informazioni sul sistema munin sono disponibili a http://munin.projects.linpro.no/.
Il sistema Nagios e i suoi servizi di monitoraggio sono disponibili a https://www/nagios2/.
L'username per Nagios è nagiosadmin e la password non è definita, occorre settare la password prima di fare il login e usare nagios. Per ragioni di sicurezza, occorre evitare di usare la stessa password di root. Per cambiare la password occorre eseguire il seguente comando come root:
htpasswd /etc/nagios2/htpasswd.users nagiosadmin
Di default in Debian-Edu 3.0r1, Nagios non invia email. Questo può essere corretto sostituendo notify-by-nothing con host-notify-by-email e notify-by-email nel file /etc/nagios2/debian-edu/contacts.cfg.
Maggiori informazioni sul sistema nagios sono disponibili al sito http://www.nagios.org/ o nel pacchetto nagios2-doc.
Un semplice report del sommario del sito è disponibile all'indirizzo https://www/sitesummary/.
Altra documentazione su sitesummary è disponibile all'indirizzo http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/SiteSummary
Prima di spiegare come aggiornare occorre fare attenzione che l'aggiornamento in un server funzionante è fatto a proprio rischio . Debian Edu/Skolelinux viene aggiornato ASSOLUTAMENTE SENZA GARANZIA, secondo l'uso di legge. Per favore leggi questo capitolo fino alla fine prima di cominciare ad aggiornare.
Maggiori informazioni sulla versione Debian etch sono disponibili nel relativo manuale.
Se si vuole essere sicuri che ogni cosa funzioni dopo l'aggiornamento prima si dovrebbe vedere se l'aggiornamento funziona in un server di test configurato nello stesso modo del server effettivo.
Sarebbe anche saggio aspettare un po' per rendere effettivo l'aggiornamento e far funzionare per qualche settimana sarge, in modo che altri possano testare l'aggiornamento e documentare problemi. Debian Edu sarge continuerà a ricevere supporto per ancora qualche tempo, ma quando Debian cesserà il supporto per sarge, anche Debian Edu farà altrettanto. E' probabile che questo accada nel'Aprile 2008.
Occorre leggere completamente questo capitolo prima di cominciare a fare l'aggiornamento del sistema.
Se sorgono problemi si dovrebbe leggere anche releasenotes per Debian etch. (Debian Edu/Skolelinux "2.0 Terra" installa il kernel 2.6 come default, ma se si sta lavorando con il kernel 2.4, occorrerebbe leggere le avvertenze sull'aggiornamento dal kernel 2.4 a 2.6 prima di installare!)
Il problema principale nell'aggiornamento da sarge a Terra è che lo schema di partizionamento è totalmente cambiato. La versione sarge ha due gruppi di volume:
vg_data che contiene i dati della partizione come /skole/tjener/home0, ...
vg_system contiene la partizione del Sistema come /var, /usr /var/spool/squid
La versione etch ha invece solo 1 Volume Group dovuto a un cambiamento interno dell'Installer.
Il problema principale è che il il volume vg_system è abbastanza piccolo in quanto i dati che vi risiedono sono nella maggioranza statici. Quando si prova a aggiornare su un Pc virtuale con un hard disk di 8GB, l'aggiornamento non riesce in quanto è impossibile avere maggiore spazio su vg_sytem. Attenzione ci sarebbe bisogno di 1,5 Gb di spazio libero in /var e circa 600MB di spazio libero in /usr. Se questo non c'è l'aggiornamento fallisce per il poco spazio sul disco.
Se si ha abbastanza spazio nel volume vg_system, ma non nella partizione lv_var- occorre ridimensionare questa partizione:
1.) Smontare la partizione /var, occorrerà anche smontare la partizione /var/spool/squid per questo lavoro:
/etc/init.d/squid stop umount /var/spool/squid umount -fl /var
2.) fsck della partizione:
e2fsck -f /dev/vg_system/lv_data
3.) ridimensionare la partizione:
lvextend -L +1GB /dev/vg_system/lv_data
4.) ridimensionare il filesystem:
resize2fs /dev/vg_system/lv_data
5.) montare le partizioni di nuovo:
mount /var mount /var/spool/squid /etc/init.d/squid start
Ora modificare il file /etc/apt/sources.list in modo che contenga queste linee
deb http://ftp.debian.org/debian etch main deb http://security.debian.org/ etch/updates main deb http://ftp.skolelinux.org/skolelinux etch local
Ora incominciamo ad aggiornare con:
aptitude update aptitude dist-upgrade
Qui saranno dati alcuni suggerimenti su come si dovrebbe rispondere alle domande di debconf durante l'aggiornamento. Ma attenzione: Questo HowTo di aggiornamento è basato su una installazione pulita di un mainserver + terminalserver.
Le domande che saranno fatte in aggiunta a quelle qui documentate dipenderanno da quello che è installato nel sistema (che non è incluso di default nella vesione sarge Debian Edu). In questo caso se ci sono delle domande a cui non sai rispondere non esitare a contattare la Mailinglist (debian-edu@lists.debian.org) o IRC (irc.oftc.net): #debian-edu.
* Configurare nagios-common.
Occorre inserire una password per l'utente nagiosadmin.
* Configurare console-data
Scegliere "Don't change keyboard layout"
* Configurare openssh-server
Non disattivare la challenge-response Auth.
* Configurare systat
Scegliere qui il default (yes).
* Configurare popularity-contest
Se si sceglie "yes" qui, questo ci aiuterà a migliorare debian-edu. (Riporteremo un report settimanale su quali programmi sono più usati). I dati sono raccolti in modo anonimo accanto alla possibilità di scegliere "no".
* Configure libnss-ldap
Al prompt inserire: ldaps://ldap/
Al prompt inserire: dc=skole,dc=skolelinux,dc=no
Usare qui ldapversion 3
Quale acconto dovrebbe usare root per ldap lookups
Quale password dovrebbe usare root qui
* Aggiornare ora glibc. Rispondere qui "yes".
* Lanciare di nuovo i Servizi. Risponder qui "yes".
Queste sono le domande di debconf che appariranno se non hai altri pacchetti installati.
Ora il processo di aggiornamento dei pacchetti partirà.
Attenzione: Sarà chiesto diverse volte se si vuole lasciare la vecchia configurazione del file o se si vuole aggiornare all'ultima. Il default è lasciare la vecchia configurazione modificata. A meno che si sia realmente modificata, occorre scegliere sempre: "Installare l'ultima".
L'aggiornamento si interrompe con questo messaggio:
Errors were encountered while processing: mozilla-firefox-locale-it mozilla-firefox-locale-el E: Sub-process /usr/bin/dpkg returned an error code (1)
Per correggere questo errore occorre modificare questi due file: /var/lib/dpkg/info/mozilla-firefox-locale-it.postrm e /var/lib/dpkg/info/mozilla-firefox-local-el.postrm e decommentare nei due file la linea che contiene: update-mozilla-firefox-chrome . Poi occorre riavviare il processo di aggiornamento con:
apt-get -f install
Ora l'aggiornamento continua:
* Alcuni file di configurazione modificati (nagios)
Dovresti sempre lasciare quello installato (default) e premere enter
Quando l'installazione si interrompe più tardi:
Errors were encountered while processing: slapd E: Sub-process /usr/bin/dpkg returned an error code (1)
Per correggere questo errore occorre rinominare questa directory: /var/backups/dc=skole,dc=skolelinux,dc=no-2.2.23-8.ldapdb e dato che ldap ora non viene eseguita come root ma come utente openldap i permessi dei file di configurazione devono essere cambiati:
chown -R openldap:openldap /etc/ldap/ apt-get -f install
L'installazione dovrebbe finire senzaerrori. Se adesso molti pacchetti non risultano aggiornati occorre riavviare dist-upgrade di nuovo con:
aptitude dist-upgrade
Il prossimo errore è questo:
Errors were encountered while processing: /var/cache/apt/archives/courier-authlib-ldap_0.58-4_i386.deb E: Sub-process /usr/bin/dpkg returned an error code (1)
Occorre rimuovere il pacchetto: courier-ldap con
aptitude remove courier-ldap
e aspettare fino alla fine. Poi riavviare di nuovo dist-upgrade.
Se si hanno solo installati i pacchetti di default il processo di aggiornamento dovrebbe ora finire senza altri errori.
Il solo compito rimasto è che l'utente di bind9 è cambiato, bisogna così cambiare il proprietario di tutti i file di configurazione di bind.
chown bind:root -R /etc/bind
Vedere per maggiori informazioni 386791.
E' cambiato il modo come samba manipola i gruppi da sarge a etch. Samba in sarge manipola i grouppi internamente, così un gruppo unix è anche un gruppo samba. In etch samba lascia le informazioni dei gruppi nel database LDAP. Sfortunatamente questo problema fu scoperto troppo tardi per lo strumento di amministrazione di LDAP "lwat" per rimediare alla situazione.
Quando si aggiorna LDAP da sarge, occorre essere sicuri di creare un acconto per il Domain Admins, necessario per correggere le operazioni di domino di samba. Creare l'acconto di Domain Admins con il comando:
/usr/bin/net groupmap add rid=512 unixgroup=admins \ type=domain ntgroup="Domain Admins" \ comment="All system administrators in the school"
Se si vuole che i computer Windows riconoscano i gruppi di utenti, occorre creare i gruppi in LDAP manualmente, tutto questo è spiegato in dettaglio nella sezione HowTo/NetworkClients di questo manuale.
Gli aggiornamenti da Debian Edu / Skolelinux versione woody non sono supportati. L'aggiornamento dalla prima versione di sarge , è documentato dall'howto che si trova a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/UpgradeFrom1.0. Poi occorre fare l'aggiornamento a Terrra (versione etch).
HowTo per amministrazione generale
HowTo per il desktop
HowTo per client della rete
HowTo per insegnare e imparare
Le sezioni Getting Started e DebianEdu/Documentation/Etch/Maintainance descrivono come partire con la distribuzione Debian Edu e come mantenerla a livello di base. Gli howto in questa sezione sono già accorgimenti e trucchi "avanzati".
installazione di barebone con l'uso di debian-edu-expert
installare il pacchetto per il servizio
configurare il servizio
disattivare il servizio nel server principale
aggiornare il dns sul server principale
Con l'introduzione dello script debian-edu-etc-svk in Debian Edu, tutti i file in /etc/ sono tracciati con l'uso di svk come controllo della versione del sistema. Questo rende possibile vedere quando un file viene aggiunto, cambiato o cancellato, nonché cosa è stato cambiato se il file è un file di testo. L'archivio svk si trova in ~root/.svk/.
Questa caratteristica è attivata automaticamente in Debian Edu Etch, e tutti i cambiamenti fatti durante l'installazione sono registrati. I cambiamenti fatti in /etc/ sono registrati ogni ora.
Elenco di comandi utili:
debian-edu-etc-svk diff debian-edu-etc-svk log debian-edu-etc-svk status debian-edu-etc-svk commit debian-edu-etc-svk ignore
In un sistema installato recentemente proviamo a vedere quali cambiamenti sono stati fatti dall'installazione iniziale:
debian-edu-etc-svk diff -r6 | less
Per vedere i cambiamenti fatti in /etc/, usare questo comando:
debian-edu-etc-svk log | less
Qui si controlla il numero della revisione attraverso la data e l'ora, Si possono vedere tutti i cambiamenti fatti dalla revisione N:
debian-edu-etc-svk diff -rN | less
Per vedere i cambiamenti effettuati su un determinato file tra revisioni specifiche occorre specificare file e revisioni:
debian-edu-etc-svk diff -r46 -r64 /etc/resolv.conf | less
Per eliminare un cambiamento usare il comando diff per vedere come è cambiato e modificarlo, o utilizzare un comando come questo che fa tutto automaticamente:
( cd /etc && debian-edu-etc-svk diff -r6 /etc/resolv.conf | patch -p1 -R )
Per registrare i manualmente cambiamenti di un file senza aspettare un'ora:
debian-edu-etc-svk commit /etc/resolv.conf
If you don't want a specific file to be tracked in svk, you can tell to
ignore it. But this is rarely useful
debian-edu-etc-svk ignore /etc/path/to/file/to/be/ignored
/etc in svk è stato introdotto con la versione di Debian Edu basata su etch. Se si è installato il sistema prima di questa versione occorre inizializzare svk una volta con il seguente comando come root:
debian-edu-etc-svk init
Il comando aggiunge in /etc tutti i file a svk e attiva il commit cronjob.
Le partizioni in Debian Edu sono volumi logici LVM, tranne la partizione /boot/. Con la versione Debian/Etch di Debian Edu, è possibile estendere la partizione mentre questa è montata. Questa è una caratteristica del kernel Linux dalla versione 2.6.10. Per diminuire le partizioni occorre ancora che queste non siano montate.
E' una buona idea evitare partizioni troppo grandi: occorre infatti molto tempo per fare il restore di un backup così come il controllo del file system. Un buon limite dovrebbe essere 20 GiB. E' meglio se possibile creare più partizioni piccole che una molto ampia.
To make it easier to extend full partitions, the debian-edu-fsautoresize script is provided. When invoked, it reads the configuration from /usr/share/debian-edu-config/fsautoresizetab, /site/etc/fsautoresizetab and /etc/fsautoresizetab, and based on the rules provided in these files propose to extend partitions with too little free space. Without any arguments, it will only write the commands needed to extend the file system, and the argument -n is needed to actually extend the file systems.
Logical Volume Management (LVM) permette di estendere le partizioni mentre sono montate e in uso. Si può imparare di più su LVM in LVM HowTo.
Per estendere un volume logico manualmente si può semplicemente eseguire il comando lvextend e indicare la quantità da aumentare.
Per esempio per aumentare home0 a 30GB si può usare i seguenti comandi:
lvextend -L30G /dev/vg_system/skole+tjener+home0 resize2fs /dev/vg_system/skole+tjener+home0
Dato che volatile.debian.org è un nuovo servizio, introdotto con Debian Etch, esso non è attivo con l'installazione di default.
Citando dalla pagina web:
Alcuni pacchetti, come il filtro spam e la rilevazione dei virus, vanno aggiornati frequentemente e non è sicuro aspettare gli aggiornamenti di una versione stabile. L'obiettivo principale di debian-volatile è permettere agli amministratori di aggiornare il sistema in un modo semplice e consistente senza gli svantaggi dell'uso di una versione instabile. Così debian-volatile conterrà solo i cambiamenti ai programmi necessari per rendere funzionale il programma.
Da quando la chiave dell'archivio volatile è inclusa nel pacchetto debian-archive-keyring è installata di default e non occorre aggiungere questa chiave manualmente ma inserire la seguente linea nel file /etc/apt/sources.list:
deb http://volatile.debian.org/debian-volatile etch/volatile main
E eseguire aptitude update && aptitude upgrade.
Hai scelto Debian Edu per la sua stabilità. Funziona alla grande, ma c'è solo un problema: alcuni software diventano obsoleti rispetto a come vorresti. Backports.org serve per risolvere questo problema.
Backports sono pacchetti ricompilati da Debian testing (nella maggior parte) e da Debian unstable (in pochi casi, per esempio per gli aggiornamenti di sicurezza), in modo da essere eseguiti senza nuove librerie (dove è possibile) su una distribuzione Debian stabile come Debian Edu. Si consiglia di selezionare singole backport che si adattano alle tue esigenze e di non utilizzare tutti i backport disponibili. Si prega di seguire le istruzioni per l'uso di backports su http://www.backports.org.
Sarà necessario aggiungere la chiave dell'archivio di backports.org al portachiavi gpg di root, così che apt possa usare questo repository in maniera sicura. Occorre dare il seguente comando come root:
# install the debian-keyring securily: aptitude install debian-keyring # fetch the backports.org key insecurily: gpg --keyserver pgpkeys.pca.dfn.de --recv-keys 16BA136C # check securily if the key is correct and add it the keyring used by apt if it is: gpg --keyring /usr/share/keyrings/debian-keyring.gpg --check-sigs 16BA136C && gpg --export 16BA136C | apt-key add - # add backports.org repo to /etc/apt/sources.list echo "deb http://www.backports.org/debian etch-backports main contrib non-free" >> /etc/apt/sources.list # update the list of available packages: aptitude update
Si può usare aptitude -t etch-backports install <packagename> per installare o aggiornare un pacchetto, o si può configurare un pacchetto per essere sempre installato da backports.org attraverso /etc/apt/preferences che è descritto nelle istruzioni su backports.org.
Il secondo modo ha il vantaggio che gli aggiornamenti di backports sono installati automaticamente quando sono disponibili. Con il primo modo, invece è necessario fare l'aggiornamento manualmente.
Lo script di boot open-backdoor è presente in debian-edu-config per "bypassare" un firewall. E' utile per gli amministratori di sistema responsabili di diverse installazioni di Debian Edu. Lo script mette a disposizione un tunnel SSH per un'altra macchina, permettendo un login ssh dall'esterno del firewall.
Per attivarlo occorre creare una chiave ssh senza password, creare un utente su un host remoto per usarlo per il login ssh, copiare la chiave pubblica in ~/.ssh/authorized_keys per l'utente remoto e specificare le informazioni di login in /etc/default/backdoor.
Il contenuto di /etc/default/backdoor dovrebbe essere simile a questo:
RHOST=admin.example.net RPORT=1234 RUSER=backdoor
Con questo script l'amministratore può creare un folder in tutte le home directory degli utenti e impostare permessi e proprietà.
Nell'esempio mostarto sotto con il gruppo=teachers e i permessi=2770 un utente può correggere un compito salvando il file nella cartella "assignments" dove gli insegnanti hanno accesso di scrittura per fare commenti.
home_path="/skole/tjener/home0"; shared_folder="assignments"; permissions="2770"; created_dir=0; for home in $(ls $home_path);do . if [ ! -d "$home_path/$home/$shared_folder" ]; then . mkdir $home_path/$home/$shared_folder chmod $permissions $home_path/$home/$shared_folder . #set the right owner and group #"username" = "group name" = "folder name" user=$home group=teachers chown $user:$group $home_path/$home/$shared_folder ((created_dir+=1)) else . echo -e "the folder $home_path/$home/$shared_folder already exists.\n" . fi done echo "$created_dir folders has been created"
Quando gli utenti inseriscono un componente usb o un cdrom in un ThinClient non appare una finestra popup come di solito avviene quando usano questi componenti nel loro Desktop. Devono invece andare nella cartella /media/$user . Questo può essere problematico per utenti non esperti.
Con lo script seguente un collegamento a "Media" è creato per tutti gli utenti nella loro home directory per avere un accesso più facile alle penne USB, ai CDROM o a altri media connessi ai thin client.
home_path="/skole/tjener/home0"; shared_folder="Media"; permissions="775"; created_dir=0; for home in $(ls $home_path); do if [ ! -d "$home_path/$home/$shared_folder" ]; then ln -s /media/$home $home_path/$home/$shared_folder ((created_dir+=1)) else echo -e "the folder $home_path/$home/$shared_folder already exists.\n" fi done echo "$created_dir folders has been created"
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono specifici per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTos specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento (vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli) e di metterli sotto licenza GPL.)
Ci sono due profili di default:
debian_edu_pupils (per i membri del gruppo studenti)
una serie di icone personalizzate appaiono nei desktop degli studenti
si assicura che i programmi che sono visualizzati nel desktop siano attivabili anche dal pannello di kde
adept non parte
si assicura che gli studenti non avviino un'altra sessione di kde
disabilita la possibilità di fare accessi da root per gli studenti
debian_edu_root (per l'utente root e per i membri del gruppo admin)
aggiunge un'icona al desktop per connettersi al server web locale in tjener e mette a disposizione un facile accesso a tutti i programmi di amministrazione
Nota:: modifiche ai profili possono essere fatte usando kiosktool. Tuttavia, a meno di seguire le indicazioni date sotto, i cambiamenti fatti saranno sovrascritti dagli aggiornamenti.
Se si vogliono modificare i profili di kiosk profiles, si può copiare uno esistente e modificarlo, o creare un nuovo profilo kiosk in (per esempio) /etc/kde3/kioskprofiles/ e metterlo a disposizione in /etc/kde-user-profile. Lo strumento kiosk si incaricherà di fare questo per noi se si fa click su "profile properties" e scegliere un nuovo folder.
Dopo aver effettuato i cambiamenti nel settaggio del modo kiosk secondo quanto è stato descritto sopra, occorre copiare alcuni file all'interno della chroot usata dalle workstation diskless.
Assumendo che le workstation diskless viaggino con l'architettura i386, occorre eseguire i seguenti comandi nel server delle workstation:
export LTSPCHROOT=/opt/ltsp/i386/ cp -rv /etc/kde-profile/ $LTSPCHROOT/etc/ cp -v /etc/kderc $LTSPCHROOT/etc/ cp -v /etc/kde-user-profile $LTSPCHROOT/etc/ cp -rv /usr/share/debian-edu/students $LTSPCHROOT/usr/share/debian-edu/ cp -rv /usr/share/applications/ $LTSPCHROOT/usr/share/ unset LTSPCHROOT
Occorre cambiare i386 con amd64 o powerpc se si ha un'architettura diversa.
Se non si vuole usare kiosk mode, occorre cancellare il file /etc/kderc. Se si vuole disabilitarlo temporaneamente occorre commentare tutte le linee del file.
In Debian/Etch, il modo per personalizzare il login screen di kdm è cambiato. Ora, si modifica aggiungendo un file in /etc/default/kdm.d/ specificando le variabili che sostituiscano quelle di default.
Questo è un esempio usato per attivare il tema nel pacchettodesktop-base:
USETHEME="true" THEME="/usr/share/apps/kdm/themes/debian-moreblue"
Vedere il codice in /etc/init.d/kdm per avere informazioni su come queste variabili vanno usate.
Per installare il plugin per i browser web Adobe Flash Player, occorre il pacchetto debian flashplugin-nonfreeda backports.org.
Sono richiesti tre requisiti per fare questo:
aggiungere backports.org a /etc/apt/sources.list come descritto nell'howto dell'amministrazione generale
aggiungere la linea seguente a /etc/apt/preferences (il file ancora probabilmente non esiste, così occorre crearlo):
Package: flashplugin-nonfree Pin: release a=etch-backports Pin-priority: 999
il plugin flashplugin-nonfree è solo un pacchetto di installazione (e non contiene il plugin di flash, per ragioni legali), c'è quindi bisogno di una connessione internet attiva che scaricherà il file precompilato da Adobe.
Occorre installare come root:
e fare un cambiamento in /etc/apt/sources.list
deb http://ftp.skolelinux.org/skolelinux/ etch-test local
E eseguire aptitude update.e aptitude install flashplayer-nonfree-extrasound
ricorda di eliminare deb http://ftp.skolelinux.org/skolelinux/ etch-test local dal source list ed eseguire di nuovo aptitude update.
Per permettere al suono di funzionare, è necessario installare l'ultimo pacchetto flashplugin-nonfree (23st of Jan: 9.0.115.0.1~etch1).
Dopo aver aggiunto il repository per il multimedia (vedi sotto):
apt-get install mozilla-mplayer mozilla-acroread acroread-plugins
libdvdcss è necessaria per far suonare la maggioranza dei DVD commerciali. Per ragioni legali non è inclusa in Debian (Edu). Se si hai il permesso legale di usarla si può scaricare il pacchetto da debian-multimedia.org. Occorre aggiungere il repository multimedia e installare multimedia e le librerie dei dvd.
apt-get install libdvdcss2 w32codecs
Se si usa www.debian-multimedia.org occorre dare il seguente script:
# install the debian-keyring securily: aptitude install debian-keyring # fetch the debian-multimedia key insecurily: gpg --keyserver pgpkeys.pca.dfn.de --recv-keys 1F41B907 # check securily if the key is correct and add it to the keyring used by apt if it is: gpg --keyring /usr/share/keyrings/debian-keyring.gpg --check-sigs 1F41B907 && gpg --export 1F41B907 | apt-key add - # add repository to sources.list - please check the homepages for mirrors! echo "deb http://debian-multimedia.org etch main" >> /etc/apt/sources.list # update the list of available packages: aptitude update
Istruzioni su come rendere disponibili diskless workstations / stateless workstations / lowfat clients / half-thick clients si trovano a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/LtspDisklessWorkstation
Per attivare adattamenti e configurazioni perticolari per thinclient specifici, si può modificare il file /opt/ltsp/i386/etc/lts.conf. Occorre dare un'occhiata a /opt/ltsp/i386/usr/share/doc/ltsp-client/examples/lts.conf per vedere alcuni esempi e quali parametri si possono modificare.
Il valore di default è definito in [default], per configurare un client, occorre indicarlo usando l'indirizzo mac o l'ip del client come questo [192.168.0.10] .
Esempio: Per permettere al thinclient ltsp010 di usare una risoluzione 1280x1024, aggiungere qualcosa di simile:
[192.168.0.10] X_MODE_0 = 1280x1024 X_HORZSYNC = "60-70" X_VERTREFRESH = "59-62"
alcune cose da inserire sotto il setting di default.
A secondo di quali cambiamenti sono stati fatti, può essere necessario di riavviare X sul client (premendo alt+ctrl+backspace) o riavviare il client.
Se si usa l'indirizzo ip in lts.conf si dovrebbe aggiungere l'indirizzo mac al server dhcp. Altrimenti si dovrebbe usare l'indirizzo mac del client direttamente nel file lts.conf.
This feature was new in ltsp
version 0.99debian12+0.0.edu.etch.8 and is included in Skolelinux 3.0r1.
Si può configurare i client a collegarsi a uno dei diversi server per equilibrare il carico. Occorre fornire in /opt/ltsp/i386/usr/lib/ltsp/get_hosts di uno script che stampa uno o più server LDM a cui connettersi. In aggiunta a questo, occorre inserire in ogni ltsp chroot una chiave ssh host per ognuno dei server.
Prima di tutto si deve scegliere quale dei server LTSP sarà quello che equilibra il carico. Tutti i client caricheranno attraverso il boot-PXE l'immagine di Skolelinux. Dopo che l'immagine è stata caricata, LDM sceglie a quale server connettersi usando lo script "get_hosts". Come questo si farà sarà deciso più tardi.
Ora occorre spostare i client dalla rete 192.168.1.0 alla rete 10.0.2.0. Questo perché quando si usa il loadbalancing, i client dovrebbero avere direttamente accesso al server LDM scelto. Se si lasciano i client nella rete 192.168.1.0, tutto il traffico dei client sarà indirizzato verso quel server prima di raggiungere il server LDM scelto.
Per permettere ai client di connettersi alla rete 10.0.2.0 si deve modificare/etc/dhcp3/dhcpd.conf sul server principale (tjener). Dove è scritto:
subnet 10.0.2.0 netmask 255.255.254.0 { range 10.0.2.100 10.0.3.242; }
occorre aggiungere sotto "range":
filename "/var/lib/tftpboot/ltsp/i386/pxelinux.0"; next-server xxx; option root-path "/opt/ltsp/i386"; option log-servers ltspserver01; use-host-decl-names on;
Next-server dovrebbe essere l'indirizzo IP-o il nome dell'host del server scelto per fare il loadbalancing. Se si usa l'hostname occorre lavorare un po' sul DNS. Occorre riavviare il servizio dhcp.
Ora occorre costruire uno script "get_hosts"che stampa un server LDM a cui connettersi. Il parametro LDM_SERVER sovrascrive questo script. Di conseguenza, questo parametro non deve essere definito se si intende usare lo script get_hosts. Lo script get_hosts utilizza per scrivere l'output standard di ogni server indicato con un indirizzo IP o con il nome dell'host, in ordine casuale.
Modificare "/opt/ltsp/i386/etc/lts.conf" e aggiungere qualcosa di simile:
MY_SERVER_LIST = "xxxx xxxx xxxx"
Occorre sostituire xxxx con l'IP o con il nome dell'host dei server, la lista deve essere separata da spazi. Poi occorre mettere il seguente script in /opt/ltsp/i386/usr/lib/ltsp/get_hosts sul server scelto come server loadbalancing.
# Randomize the server list contained in MY_SERVER_LIST parameter TMP_LIST="" SHUFFLED_LIST="" for i in $MY_SERVER_LIST; do rank=$RANDOM let "rank %= 100" TMP_LIST="$TMP_LIST\n${rank}_$i" done TMP_LIST=$(echo -e $TMP_LIST | sort) for i in $TMP_LIST; do SHUFFLED_LIST="$SHUFFLED_LIST $(echo $i | cut -d_ -f2)" done echo $SHUFFLED_LIST
Una volta fatto lo script "get_hosts", è il momento di costruire la chiave ssh host per ltsp chroot. Questo si può fare con un file che incorpora il contenuto di /opt/ltsp/i386/etc/ssh/ssh_known_hosts di tutti i server ltsp che saranno equilibrati. Occorre salvare questo file come /etc/ltsp/ssh_known_hosts.extra su tutti i server loadbalance. L'ultima cosa da fare è molto importante in quanto ltsp-update-sshkeys viene eseguito ogni volta che un server si avvia e /etc/ltsp/ssh_known_hosts.extra viene inserito se esiste.
If you save your new host
file as /opt/ltsp/i386/etc/ssh/ssh_known_hosts, it will be erased when you
reboot the server.
Vi è una debolezza evidente in questa configurazione. Tutti i client caricano l'immagine dallo stesso server e questo può causare carichi elevati sul server se molti client sono avviati nello stesso tempo. Inoltre i client hanno bisogno che quel server sia sempre disponibile, altrimenti non si possono fare il boot o collegarsi al server LDM. Quindi questa configurazione è esclusivamente dipendente da un solo server e questa non è una buona cosa.
Ora i client dovrebbero essere ben bilanciati!
Se il client ha il supporto hardware per il suono e il sotware alsa viene usato (al momento questo è il sistema audio di default in Debian), il modulo snd-pcm-oss should dovrebbe essere caricato dai client per essere sicuri che esd possa essere trovato in /dev/dsp. Se questo non avviene automaticamente, questa linea:
MODULE_01 = "snd-pcm-oss"
dovrebbe essere aggiunta nel file /opt/ltsp/i386/etc/lts.conf
E' utile aggiornare spesso l'ambiente LTSP con i nuovi pacchetti, per assicurarsi che le fix di sicurezza e i miglioramenti siano disponibile nella nostra rete. Per l'aggiornamento occorre eseguire questi comandi come utente root su ogni server LTSP:
chroot /opt/ltsp/i386 aptitude update aptitude upgrade aptitude dist-upgrade exit
Note that this is a slightly
risky operation, if one of the upgraded packages break. To reduce the risk,
it is a good idea to copy the content of /opt/ltsp/i386 to be able to revert
to the original environment if the new one fail to work.
In Skolelinux 3.0 LDM è usato come login manager. Usa un tunnel sicuro ssh per collegarsi. Quando si usa KDM è necessario uno switch a XDMCP. XDMCP usa meno risorse CPU sui client e sui server.
Warning: XDMCP does not use encryption. Passwords
will travel in cleartext over the network, as well as anything else.
Note: local devices with
ltspfs will stop working without LDM.
Per verificare se XDMCP è funzionante, occorre eseguire questo comando da una workstation:
X -query ltspserverXX
Se siamo su un thin client nella retenetwork, occorre eseguire questo comando:
X -query 192.168.0.254
L'obiettivo è di permettere al thin client "real" di contattare il server-xdmcp sulla rete 192.168.0.254 (data la configurazione standard di Skolelinux).
Se per qualche ragione xdmcp è accessibile sul tuo server che esegue KDM , aggiungere a /etc/kde3/kdm/Xaccess
* # any host can get a login window
The star before the comment '#' is important, rest is a comment of course
Quindi avvia xdmcp in kdm con il comando:
sudo update-ini-file /etc/kde3/kdm/kdmrc Xdmcp Enable true
Alla fine riavvia kdm eseguendo:
sudo invoke-rc.d kdm restart
(per la cortesia di Finn-Arne Johansen)
1. Add entries for static hosts for DNS by editing these two files:
/etc/bind/debian-edu/db.intern /etc/bind/debian-edu/db.10
Example: You want to extend the range from 50 up to 100 clients (static00-static99). In db.intern you would define
$GENERATE 0-99 static${0,2} A 10.0.2.${50} $GENERATE 50-155 dhcp{100,3} A 10.0.2.${150}
and accordingly in db.10
$GENERATE 0-99 ${50}.2 PTR static${0,2}.intern. $GENERATE 50-155 ${150}.2 PTR dhcp${100,3}.intern.
After changing the configuration bind needs to be restarted with /etc/init.d/bind9 restart.
2. Adapt the range of freely available hosts in /etc/dhcp3/dhcpd.conf
subnet 10.0.2.0 netmask 255.255.254.0 { range 10.0.2.150 10.0.3.242; }
Also check whether you have to delete some entries in /var/lib/dhcp3/dhcpd.leases to revoke offered leases in within your extended static range.
Finally restart the DHCP server as well with /etc/init.d/dhcp3-server restart.
Per i client Windows il dominio Windows "SKOLELINUX" è diponibile per essere usato. Un servizio speciale chiamato Samba, installato sul server principale tjener, permette ai client Windows di archiviare profili e dati degli utenti e autenticare gli utenti attraverso il login.
Per collegare i client Windows al dominio alcuni (pochi) passi sono necessari:
1. Creare un utente (se già non esiste) come membro del gruppo "admins"
Per collegarsi al dominio "SKOLELINUX" un membro del gruppo admins è necessario per autorizzare il processo. Se non esiste un utente aggregato a questo gruppo va creato (per maggiori informazioni vedere <link to lwat docu>). L'utente "root" non riuscirà a collegarsi in quanto non c'è la password di root per Samba.
2. Configurare i client Windows come host statici
Quando ci si collega a un dominio samba alcuni dati particolari vengono archiviati sul controller del dominio (tjener). Questi dati sono necessari per riconoscere le macchine Windows, dopo saranno autenticati gli utenti. Per permettere a Samba di archiviare questi dati, Samba ha bisogno di un indirizzo statico dell'host. Questo potrebbe essere aggiunto usando l'interfaccia web LWAT (vedere anche <link to lwat>). Quando si aggiunge un indirizzo statico alla configurazione dell'host è importante selezionare l'opzione "Samba host", altrimenti non sarà possibile passare i dati per l'autenticazione al dominio.
3. Sui client Windows: Assicurarsi che la rete e il sistema di configurazione corrispondano ai dati archiviati in tjener (nome dell'host e configurazione ip)
E' importante che gli host Windows abbiano gli stessi dati, altrimenti Samba non troverà l'host aggiunto nel passo 2.
4. Collegarsi al dominio normalmente usando l'utente definito al passo 1.
In relazione alla versione e al linguaggio di Windows si dovrebbe trovare la configurazione del dominio o del workgroup del tuo sistema nelle proprietà del sistema. Un sistema Windows appena installato dovrebbe avere un workgroup di default. Ci si può colegare al dominio selezionando "Domain" al posto di "Workgroup" e digitando SKOLELINUX come nuovo dominio. Se si preme enter si aprirà una nuova finestra, dove i dati di login dell'utente creato al passo 1. possono essere inseriti. Dopo un po' di tempo il client Windows apre una finestra di popup con un messaggio di benvenuto. Dopo il riavvio obbligatorio lo schermo di login offre l'opzione di collegarsi al dominio.
Windows sincronizzerà il profilo degli utenti del dominio ogni volta che si fa login e logout. Dalla quantità dei dati presenti nel profilo dipenderà il tempo di collegamento. Per minimizzare il tempo, occorre disattivare alcune cose come la cache locale dei browser (in alternativa si può usare la proxy cache di squid installata su tjener) e salvare i file nel volume H: invece di "Own files".
Groupmaps dovrebbe anche essere aggiunto per ogni gruppo inserito attraverso lwat. Se si vuole che il gruppo sia disponibile in Windows per esempio per gli script netlogon o per altre azioni dipendenti dai gruppi, si può aggiungerlo adattando il seguente comando. Samba funzionerà anche senza questo comando, ma le macchine Windows non saranno a conoscenza del gruppo.
/usr/bin/net groupmap add unixgroup=students \ type=domain ntgroup="students" \ comment="All students in the school"
Se si vuole controllare i gruppi di utenti in Windows, occorre scaricare lo strumento IFMEMBER.EXE dalla Microsoft. Poi si può usarlo per esempio nello script che sta in tjener in /etc/samba/netlogon/LOGON.BAT.
Gli utenti che usano nel loro laptop XP home possono connettersi a Tjener usando le loro credenziali skolelinux se hanno configurato il workgroup come SKOLELINUX. E' necessario disabilitare il firewall windows prima che Tjener (o come si è chiamata la directory da condividere) appaia nelle risorse di rete.
I profili comuni o roaming contengono l'ambiente di lavoro dell'utente, che include il desktop con le sue icone e configurazioni. Alcuni esempi di questo ambiente sono i file personali, le icone del desktop, i colori dello schermo, la configurazione del mouse, grandezza e posizione delle finestre, la configurazione delle applicazioni, della rete e delle stampanti. I profili roaming sono disponibili dal momento in cui l'utente si collega, attraverso il server.
Dato che il profilo è copiato dal server quando ci si collega e copiato sul server quando ci si disconnette dalla rete, profili pesanti possono rendere il login/logout penosamente lento. Ci sono molte ragioni che spiegano la pesantezza del profilo , ma la principale è che gli utenti salvano i loro file nel desktop o nei documenti di windows invece che nella loro directory home. Anche alcuni programmi mal progettati usano il profilo per scrivere dati.
Un approccio educativo: Un modo per affrontare i profili troppo pesanti è spiegare il problema agli utenti. chiedere loro di non archiviare i loro file nel desktop e se non vogliono ascoltare dire loro di non lamentarsi se il loro login è molto lento.
Messa a punto dei profili: Un modo diverso per affrontare il problema è cancellare parte del profilo e indirizzare altre parti a un archivio regolare. Si trasferisce cioè il lavoro dell'utente all'amministratore, aggiungendo complessità all'installazione. Ci sono almeno tre modi per modificare le parti da rimuovere dal profilo dell'utente.
Si può modificare la policy della macchina e copiarla in altri computer.
Scegliere un computer con windows appena installato e eseguire gpedit.msc
Nella selezione User Configuration -> Administrative Templates -> System -> User Profiles -> Exclude directories in roaming profile, si può inserire un punto e virgola con le directory da escludere dal profilo, le directory hanno nomi diversi in base alla lingua usata e devono essere scritte nel linguaggio utilizzato. Esempi di directory da escludere sono
log
Setting locale
File temporanei internet
Documenti
Application Data
File temporanei internet
Salvare i cambiamenti e uscire dall'editor dei testi.
Copiare c:\windows\system32\GroupPolicy in tutte le altre macchine windows.
Buona idea è copiarlo nel tuo sistema operativo windows per averlo a disposizione durante l'installazione.
Se si usa il windows policy editor (poledit.exe), si può creare un file di policy (NTConfig.pol) e metterlo nella directory condivisa su tjener. Questo avrebbe il vantaggio di lavorare su tutte le macchine immediatamente.
Da qualche tempo l'editor policy è stato rimosso dal sito della Microsoft, ma è ancora disponibile come parte dello strumento ORK.
Con poledit.exe si possono creare file .pol. Se si mette uno di questi file in tjener come /etc/samba/netlogon/NTLOGON.POL questo sarà letto da tutte le macchine windows automaticamente e temporaneamente sovrascriverà il registro, applicando così tutti i cambiamenti.
Per avere un uso ragionevole di poledit.exe occorre scaricare i file .adm congruenti con il sistema operativo e le applicazioni usati, altrimenti non è possibile definire alcunché in poledit.exe.
Be aware that the new group policy tools, gpedit.msc and gpmc.msc cannot create .pol files, they either only work for the local machine or need an active directory server.
Se si capisce il tedesco, http://gruppenrichtlinien.de è un ottimo sito su questo argomento.
Si può modificare il registro di Windows del computer locale e copiare la chiave di registro sugli altri computer
Esegui Registry Editor.
Occorre trovare HKEY_CURRENT_USER\Software\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\Winlogon
Usare il menu Edit menu->New->String Value.
Scrivere ExcludeProfileDirs
Digitare un punto e virgola per separare le stringhe dei path da escludere (lo stesso per la politica delle macchine)
Si può scegliere, ora, di esportare le chiave di registro come file .reg, Segnare la chiave, click destro e selezionare export. Salvare il file e fare doppio click su questo per modificare il registro delle altre macchine.
Sorgenti:
A volte rimuovere la directory dal profilo non basta. In genere gli utenti perdono i file perché salvano in documenti, quando questa directory non viene salvata nel profilo. A volte si può volere ridirigere directory usate da software non ben programmati che usano directory condivise nella rete.
Per l'uso della policy delle macchine indicata sopra, occorre modificare con gpedit.msc e copiare la policy in tutte le macchine La ridirezione dovrebbe essere disponibile in User Configuration -> Windows Settings->Folder Redirection. Gli oggetti che possono essere spostati sono Desktop e/o Documenti.
Una cosa da ricordare è che se si attua la ridirezione le cartelle sono automaticamente aggiunte all'elenco delle cartelle da sincronizzare. Se non si vuole utilizzare questa caratteristica si dovrebbe disabilitare
User Configuration -> Administrative Templates -> Network -> Offline Files
Computer Configuration -> Administrative Templates -> Network -> Offline Files
Per avere una policy locale occorre disabilitare i progili roaming su le macchine localmente. Questo lo si fa in genere per macchine particolari per esempio macchine dedicate, o macchine che dispongono di poca banda.
Si può usare il metodo della policy delle macchine descritta sopra, la chiave si trova in
Administrative Templates -> system -> User Profiles -> Only allow local profiles
Per modificare la configurazione di samba occorre disabilitare i profili roaming in tutta la rete. Forse qualcuno ha una sua macchina dedicata e a nessuno è permesso lavorarci? Per disattivare i profili roaming si può modificare il file smb.conf su tjener e deselezionare le variabili logon path e logon home, poi riavviare samba.
logon path = "" logon home = ""
Alcune città mettono a disposizione un desktop remoto così che studenti e insegnanti possono accedere a Skolelinux dalle loro abitazioni su computer che hanno Windows, Mac o Linux.
RDP - è il modo più facile per accedere a Windows terminal server. occorre installare il pacchetto rdesktop.
Il clent VNC (Virtual Network Computer) dà l'accesso a Skolelinux da remoto. occorre installare il pacchetto xvncviewer.
NX dà la possibilità a studenti e insegnanti di accedere graficamente da remoto a Skolelinux con computer Windows, Mac o Linux. Una città in Norvegia ha messo a disposizione il supporto NX a tutti gli studenti dal 2005. Hanno detto che questa soluzione è stabile.
Citrix ICA client HowTo per accedere a Windows terminal server da Skolelinux.
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono specifici per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTos specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento (vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli) e di metterli sotto licenza GPL.)
Eseguire aptitude install moodle come root per installare moodle.
Moodle è un sistema per aministrare corsi online (CMS) - un pacchetto software libero, Open Source progettato usando principi pedagogici, per aiutare gli educatori a creare comunità di apprendimento online. Si può scaricare e usarlo su ogni computer (incluso webhosts), può adatarsi a un singolo insegnante come a una Università con 200.000 studenti. Alcune scuole in Francia usano moodle per monitorare abilità e crediti degli studenti.
Vedere per maggiori informazioni su Moodle http://moodle.org.
Alcune scuole usano strumenti di controllo come Controlaula o Italc per monitorare i loro studenti.
Prova a visitare il loro wiki: http://italc.sourceforge.net/wiki/index.php?title=Main_Page
apt-get install italc-client italc-master
Warning: monitoring humans might be unethical and
illegal in your jurisdiction.
Alcune scuole usano squidguard o dansguardian per limitare l'accesso a internet access.
Warning: restricting access to information or
freedom of speech might be unethical and illegal in your jurisdiction.
swi-prolog era disponibile in sarge, ma non fa parte di etch. Si può installare la versione di sarge su una distribuzione etch.
Warning: The software you install has no trust
path. Software installed with apt-get is
cryptographically signed to ensure a trust path.
# swi-prolog depends on libreadline4, also not in etch wget http://ftp.de.debian.org/debian/pool/main/r/readline4/libreadline4_4.3-11_i386.deb dpkg -i libreadline4_4.3-11_i386.deb wget http://ftp.de.debian.org/debian/pool/main/s/swi-prolog/swi-prolog_5.2.13-1_i386.deb dpkg -i swi-prolog_5.2.13-1_i386.deb
swi-prolog-doc is part of etch
Gli HowTo a http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/ sono specifici per utenti o sviluppatori. Spostiamo in questa sezione gli HowTos specifici per gli utenti (e li cancelliamo dove erano)! (Prima occorre chiedere agli autori se sono d'accordo con lo spostamento (vedere la storia di quelle pagine per rintracciarli) e di metterli sotto licenza GPL.)
http://wiki.debian.org/DebianEdu/HowTo/TeacherFirstStep - incompleto ma interessante
There are Debian Edu users all over the world. A very easy form of
contribution is to let us know you exist and use Debian Edu - this motivates
us very much and therefore is already a valuable contribution.
Il progetto Debian Edu mette a disposizione un database di scuole e utenti del sistema per aiutare gli utenti a incontrarsi, e anche di avere un'idea dove gli utenti sono localizzati. Per favore facci sapere della tua installazione registrandoti in questo database. Per registrare la tua scuola usa questa scheda.
A oggi ci sono team in Norvegia, Germania, Francia e nella regione di Extremadura in Spagna. Partecipanti e utenti "Isolati" sono presenti in Grecia, Olanda, Giappone e nel resto del mondo.
La sezione di supporto spiega e fornisce collegamenti a risorse localizzate: contribuire e supportare sono le due facce della stessa medaglia.
A livello internazionale siamo organizzati in differenti team che lavorano in diversi ambiti.
The developer mailing list is most of the time our main medium for communication, though we have monthly meetings on IRC on #debian-edu on irc.debian.org and less frequently even real gatherings, where we meet each other in person.
Un buon modo per imparare è coinvolgersi nello sviluppo di Debian Edu e iscriversi alla mailing list commit.
Questo documento ha bisogno del tuo aiuto! Prima di tutto non è ancora finito: se lo hai letto hai visto numerosi FIXME all'interno del testo. Se conosci cosa occorre prova a scriverlo dove è indicato, considera di condividere la tua conoscenza con noi.
Il sorgente del testo è un wiki e può essere modificato con il browser web, occorre collegarsi a http://wiki.debian.org/DebianEdu/Documentation/Etch/ e si può contribuire facilmente. Nota: Per prima cosa è necessario un acconto per modificare le pagine con crea un nuovo utente wiki.
Un altro modo per contribuire e aiutare gli utenti è tradurre il software e la documentazione. Informazioni su come tradurre questo documentopossono essere trovate nella sezione traduzione di questo libro. Cerca di aiutarci nello sforzo di traduzione di questo libro!
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/admin-discuss - mailing list di supporto
#debian-edu on irc.debian.org - IRC channel, mostly development related, do
not expect real time support even though it frequently happens
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/bruker - mailing list di supporto
https://init.linpro.no/mailman/skolelinux.no/listinfo/linuxiskolen - mailinglist dell'organizzazione degli sviluppatori in Norvegia (FRISK)
#skolelinux on irc.debian.org - IRC channel per aiutare utenti norvegesi
http://www.skolelinux.de/mailman/listinfo/user - mailing list di supporto
http://wiki.skolelinux.de - wiki con molti HowTo, etc.
#skolelinux.de on irc.debian.org - IRC canale per supportare gli utenti tedeschi
L'elenco delle ditte che offrono un supporto professionale è disponibile a http://wiki.debian.org/DebianEdu/Help/ProfessionalHelp.
Questo documento è scritto e sotto copyright da Holger Levsen (2007, 2008,2009), Petter Reinholdtsen (2007, 2008), Daniel Heß (2007), Patrick Winnertz (2007), Knut Yrvin (2007), Ralf Gesellensetter (2007), Ronny Aasen (2007), Morten Werner Forsbring (2007), Bjarne Nielsen (2007, 2008) Nigel Barker (2007), José L. Redrejo Rodríguez (2007), John Bildoy (2007), Joakim Seeberg (2008)e Jürgen Leibner (2009) rilasciato sotto GPL2 o versione successiva. Buon divertimento!
Se si aggiungono contenuti a questo documento, fallo solo se sei l'autore e rilascialalo alle stesse condizioni! Poi inserisci il tuo nome qui e rilascialo sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione spagnola è protetta da copyright di José L. Redrejo Rodríguez (2007) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione norvegese Bokmål è protetta da copyright di Petter Reinholdtsen (2007), Håvard Korsvoll (2007, 2008) e Tore Skogly (2008) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione tedesca è protetta da copyright di Holger Levsen (2007), Patrick Winnertz (2007), Ralf Gesellensetter (2007), Roland F. Teichert (2007, 2008), Jürgen Leibner (2007), Ludger Sicking (2008) e Kai Hatje (2008) e rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione italiana è protetta da copyright di Claudio Carboncini (2007, 2008, 2009) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione francese è protetta da copyright di Christophe Masson (2008) e dal French l10n team (2009) rilasciata sotto licenza GPL2 o successiva.
La traduzione completa di questo documento non è ancora disponibile. Esistono traduzioni incomplete di Italiano, Tedesco, Norvegese Bokmål, Francese e Spagnolo, puoi trovarle qui.
Le traduzioni di questo documento sono in file .po come la maggioranza dei progetti di software libero, occorre leggere usr/share/doc/debian-edu-doc/README.debian-edu-etch-manual-translations per maggiori informazioni. Occorre leggere anche questo documento se si vuole iniziare a tradurlo.
Per inviare la vostra traduzione occorre essere membro del progetto alioth debian-edu. Per tradurre occorre verificare la presenza di alcuni file attraverso svn (dove ci si può collegare anonimamente), creare patch e mandarli a [debian-edu@lists.debian.org.
Puoi esaminare la sorgente di debian-edu-doc da anonimo con il comando seguente (occorre avere il pacchetto subversion istallato):
svn co svn://svn.debian.org/svn/debian-edu/trunk/src/debian-edu-doc
Modificare poi documentation/debian-edu-etch/debian-edu-etch-manual.$CC.po (dove occorre rimpiazzare $CC con il codice del vostro linguaggio). Ci sono molto strumenti disponibili per la traduzione, suggeriamo di usare kbabel.
In seguito occorre rimettere il file direttamente al svn (se si ha i permessi per fare questo) o mandare il file alla mailinglist.
Per aggiornare la copia locale del repository usa il seguente comando all'interno della directory debian-edu-doc:
svn up
Leggere /usr/share/doc/debian-edu-doc/README.debian-edu-etch-manual-translations per trovareinformazioni su come creare un nuovo file .po per il tuo linguaggio se non esiste ancora uno, o come aggiornare le traduzioni presenti. Se non sai usare SVN, dai uno sguardo a SVN book, che ha un capitolo sui comandi base con SVN.
Riporta qualsiasi tipo di problema.
Note to translators: there is no need to translate the GPL license text.
Copyright (C) 2007-2009 Holger Levsen < holger@layer-acht.org > and others, see the Copyright chapter for the full list of copyright owners.
This program is free software; you can redistribute it and/or modify it under the terms of the GNU General Public License as published by the Free Software Foundation; either version 2 of the License, or (at your option) any later version.
This program is distributed in the hope that it will be useful, but WITHOUT ANY WARRANTY; without even the implied warranty of MERCHANTABILITY or FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. See the GNU General Public License for more details.
You should have received a copy of the GNU General Public License along with this program; if not, write to the Free Software Foundation, Inc., 51 Franklin Street, Fifth Floor, Boston, MA 02110-1301 USA.
Version 2, June 1991
Copyright (C) 1989, 1991 Free Software Foundation, Inc. 51 Franklin Street, Fifth Floor, Boston, MA 02110-1301, USA. Everyone is permitted to copy and distribute verbatim copies of this license document, but changing it is not allowed.
0. This License applies to any program or other work which contains a notice placed by the copyright holder saying it may be distributed under the terms of this General Public License. The "Program", below, refers to any such program or work, and a "work based on the Program" means either the Program or any derivative work under copyright law: that is to say, a work containing the Program or a portion of it, either verbatim or with modifications and/or translated into another language. (Hereinafter, translation is included without limitation in the term "modification".) Each licensee is addressed as "you".
Activities other than copying, distribution and modification are not covered by this License; they are outside its scope. The act of running the Program is not restricted, and the output from the Program is covered only if its contents constitute a work based on the Program (independent of having been made by running the Program). Whether that is true depends on what the Program does.
1. You may copy and distribute verbatim copies of the Program's source code as you receive it, in any medium, provided that you conspicuously and appropriately publish on each copy an appropriate copyright notice and disclaimer of warranty; keep intact all the notices that refer to this License and to the absence of any warranty; and give any other recipients of the Program a copy of this License along with the Program.
You may charge a fee for the physical act of transferring a copy, and you may at your option offer warranty protection in exchange for a fee.
2. You may modify your copy or copies of the Program or any portion of it, thus forming a work based on the Program, and copy and distribute such modifications or work under the terms of Section 1 above, provided that you also meet all of these conditions:
a) You must cause the modified files to carry prominent notices stating that you changed the files and the date of any change.
b) You must cause any work that you distribute or publish, that in whole or in part contains or is derived from the Program or any part thereof, to be licensed as a whole at no charge to all third parties under the terms of this License.
c) If the modified program normally reads commands interactively when run, you must cause it, when started running for such interactive use in the most ordinary way, to print or display an announcement including an appropriate copyright notice and a notice that there is no warranty (or else, saying that you provide a warranty) and that users may redistribute the program under these conditions, and telling the user how to view a copy of this License. (Exception: if the Program itself is interactive but does not normally print such an announcement, your work based on the Program is not required to print an announcement.)
These requirements apply to the modified work as a whole. If identifiable sections of that work are not derived from the Program, and can be reasonably considered independent and separate works in themselves, then this License, and its terms, do not apply to those sections when you distribute them as separate works. But when you distribute the same sections as part of a whole which is a work based on the Program, the distribution of the whole must be on the terms of this License, whose permissions for other licensees extend to the entire whole, and thus to each and every part regardless of who wrote it.
Thus, it is not the intent of this section to claim rights or contest your rights to work written entirely by you; rather, the intent is to exercise the right to control the distribution of derivative or collective works based on the Program.
In addition, mere aggregation of another work not based on the Program with the Program (or with a work based on the Program) on a volume of a storage or distribution medium does not bring the other work under the scope of this License.
3. You may copy and distribute the Program (or a work based on it, under Section 2) in object code or executable form under the terms of Sections 1 and 2 above provided that you also do one of the following:
a) Accompany it with the complete corresponding machine-readable source code, which must be distributed under the terms of Sections 1 and 2 above on a medium customarily used for software interchange; or,
b) Accompany it with a written offer, valid for at least three years, to give any third party, for a charge no more than your cost of physically performing source distribution, a complete machine-readable copy of the corresponding source code, to be distributed under the terms of Sections 1 and 2 above on a medium customarily used for software interchange; or,
c) Accompany it with the information you received as to the offer to distribute corresponding source code. (This alternative is allowed only for noncommercial distribution and only if you received the program in object code or executable form with such an offer, in accord with Subsection b above.)
The source code for a work means the preferred form of the work for making modifications to it. For an executable work, complete source code means all the source code for all modules it contains, plus any associated interface definition files, plus the scripts used to control compilation and installation of the executable. However, as a special exception, the source code distributed need not include anything that is normally distributed (in either source or binary form) with the major components (compiler, kernel, and so on) of the operating system on which the executable runs, unless that component itself accompanies the executable.
If distribution of executable or object code is made by offering access to copy from a designated place, then offering equivalent access to copy the source code from the same place counts as distribution of the source code, even though third parties are not compelled to copy the source along with the object code.
4. You may not copy, modify, sublicense, or distribute the Program except as expressly provided under this License. Any attempt otherwise to copy, modify, sublicense or distribute the Program is void, and will automatically terminate your rights under this License. However, parties who have received copies, or rights, from you under this License will not have their licenses terminated so long as such parties remain in full compliance.
5. You are not required to accept this License, since you have not signed it. However, nothing else grants you permission to modify or distribute the Program or its derivative works. These actions are prohibited by law if you do not accept this License. Therefore, by modifying or distributing the Program (or any work based on the Program), you indicate your acceptance of this License to do so, and all its terms and conditions for copying, distributing or modifying the Program or works based on it.
6. Each time you redistribute the Program (or any work based on the Program), the recipient automatically receives a license from the original licensor to copy, distribute or modify the Program subject to these terms and conditions. You may not impose any further restrictions on the recipients' exercise of the rights granted herein. You are not responsible for enforcing compliance by third parties to this License.
7. If, as a consequence of a court judgment or allegation of patent infringement or for any other reason (not limited to patent issues), conditions are imposed on you (whether by court order, agreement or otherwise) that contradict the conditions of this License, they do not excuse you from the conditions of this License. If you cannot distribute so as to satisfy simultaneously your obligations under this License and any other pertinent obligations, then as a consequence you may not distribute the Program at all. For example, if a patent license would not permit royalty-free redistribution of the Program by all those who receive copies directly or indirectly through you, then the only way you could satisfy both it and this License would be to refrain entirely from distribution of the Program.
If any portion of this section is held invalid or unenforceable under any particular circumstance, the balance of the section is intended to apply and the section as a whole is intended to apply in other circumstances.
It is not the purpose of this section to induce you to infringe any patents or other property right claims or to contest validity of any such claims; this section has the sole purpose of protecting the integrity of the free software distribution system, which is implemented by public license practices. Many people have made generous contributions to the wide range of software distributed through that system in reliance on consistent application of that system; it is up to the author/donor to decide if he or she is willing to distribute software through any other system and a licensee cannot impose that choice.
This section is intended to make thoroughly clear what is believed to be a consequence of the rest of this License.
8. If the distribution and/or use of the Program is restricted in certain countries either by patents or by copyrighted interfaces, the original copyright holder who places the Program under this License may add an explicit geographical distribution limitation excluding those countries, so that distribution is permitted only in or among countries not thus excluded. In such case, this License incorporates the limitation as if written in the body of this License.
9. The Free Software Foundation may publish revised and/or new versions of the General Public License from time to time. Such new versions will be similar in spirit to the present version, but may differ in detail to address new problems or concerns.
Each version is given a distinguishing version number. If the Program specifies a version number of this License which applies to it and "any later version", you have the option of following the terms and conditions either of that version or of any later version published by the Free Software Foundation. If the Program does not specify a version number of this License, you may choose any version ever published by the Free Software Foundation.
10. If you wish to incorporate parts of the Program into other free programs whose distribution conditions are different, write to the author to ask for permission. For software which is copyrighted by the Free Software Foundation, write to the Free Software Foundation; we sometimes make exceptions for this. Our decision will be guided by the two goals of preserving the free status of all derivatives of our free software and of promoting the sharing and reuse of software generally.
NO WARRANTY
11. BECAUSE THE PROGRAM IS LICENSED FREE OF CHARGE, THERE IS NO WARRANTY FOR THE PROGRAM, TO THE EXTENT PERMITTED BY APPLICABLE LAW. EXCEPT WHEN OTHERWISE STATED IN WRITING THE COPYRIGHT HOLDERS AND/OR OTHER PARTIES PROVIDE THE PROGRAM "AS IS" WITHOUT WARRANTY OF ANY KIND, EITHER EXPRESSED OR IMPLIED, INCLUDING, BUT NOT LIMITED TO, THE IMPLIED WARRANTIES OF MERCHANTABILITY AND FITNESS FOR A PARTICULAR PURPOSE. THE ENTIRE RISK AS TO THE QUALITY AND PERFORMANCE OF THE PROGRAM IS WITH YOU. SHOULD THE PROGRAM PROVE DEFECTIVE, YOU ASSUME THE COST OF ALL NECESSARY SERVICING, REPAIR OR CORRECTION.
12. IN NO EVENT UNLESS REQUIRED BY APPLICABLE LAW OR AGREED TO IN WRITING WILL ANY COPYRIGHT HOLDER, OR ANY OTHER PARTY WHO MAY MODIFY AND/OR REDISTRIBUTE THE PROGRAM AS PERMITTED ABOVE, BE LIABLE TO YOU FOR DAMAGES, INCLUDING ANY GENERAL, SPECIAL, INCIDENTAL OR CONSEQUENTIAL DAMAGES ARISING OUT OF THE USE OR INABILITY TO USE THE PROGRAM (INCLUDING BUT NOT LIMITED TO LOSS OF DATA OR DATA BEING RENDERED INACCURATE OR LOSSES SUSTAINED BY YOU OR THIRD PARTIES OR A FAILURE OF THE PROGRAM TO OPERATE WITH ANY OTHER PROGRAMS), EVEN IF SUCH HOLDER OR OTHER PARTY HAS BEEN ADVISED OF THE POSSIBILITY OF SUCH DAMAGES.
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Per attivare una traduzione specifica, al boot usare l'opzionelocale=ll_CC.UTF-8, dove ll_CC.UTF-8 è il nome locale desiderato. Per rendere disponibile una tastiera specifica occorre inserire l'opzione keyb=KB dove KB il layout desiderato di tastiera. Maggiori informazioni su questa caratteristica è disponibile nella documentazione del live. Segue l'elenco dei codici locali più usati:
Linguaggio (Regione): |
Valore locale: |
Layout di tastiera: |
Norvegese Bokmål |
nb_NO.UTF-8 |
no |
Norvegese Nynorsk |
nn_NO.UTF-8 |
no |
Tedesco |
de_DE.UTF-8 |
de |
Francese (Francia) |
fr_FR.UTF-8 |
fr |
Greco (Grecia) |
el_GR.UTF-8 |
el |
Japanese |
ja_JP.UTF-8 |
jp |
Northern Sami (Norvegia) |
se_NO |
no(smi) |
L'elenco completo è disponibile in /usr/share/i18n/SUPPORTED , ma solo UTF-8 locales sono supportati nell'immagine live. Ancora non tutti i linguaggi specifici hanno traduzioni. Il layout della tastiera si trova in /usr/share/keymaps/i386/.
la password per gli utenti è "user", root non ha una password selezionata.
L'immagine è 1.2 GiB ed è disponibile usando FTP, HTTP o rsync da ftp.skolelinux.org at cd-etch-live/.