L'atto di accendere un computer e caricare il suo sistema operativo6.1 si chiama booting, o avvio del computer. Il nome proviene da un immagine del computer che si tira su dai nastri di partenza (bootstrap), ma l'atto in sé è leggermente più realistico.
Durante il bootstrap, il computer per prima cosa carica una piccola parte di codice, il bootstrap loader, che a sua volta carica ed avvia il sistema operativo. Il boostrap loader di solito viene immagazzinato in una posizione fissa sull'hard disk o su un floppy. La ragione per cui avviene questo processo a due fasi è che il sistema operativo è grosso e complicato, ma la prima parte di codice che viene caricata dal computer deve essere molto piccola (poche centinaia di byte) per evitare di includere grandi parti di codice fisso nell'hardware.
Computer diversi hanno processi di bootstrap diversi. Per i PC, il computer (il suo BIOS) legge il primo settore (il settore di boot) del floppy o dell'hard disk, che contiene il bootstrap loader, e carica il sistema operativo da qualche altro punto del disco (o da qualche altra parte).
Dopo l'avvio di Linux, inizializza l'hardware e i device driver, e poi avvia init . init inizializza altri processi per permettere agli utenti di collegarsi e fare altre cose. I dettagli di questa parte saranno discussi più avanti.
Per spegnere un sistema Linux, per prima cosa viene detto a tutti i processi di terminarsi (li fa chiudere i file che avevano aperto, e fare altre cose per mantenere pulito il filesystem), poi viene fatto l'unmount dei filesystem e delle aree di swap, e infine viene stampato un messaggio sulla console che avvisa che si può togliere la corrente. Se non viene seguita la procedura, possono accadere cose terribili: la cosa più importante che può succedere è che la cache di buffer non venga svuotata, il che significa che tutti i dati in esso contenuti sono persi e che il filesystem sul disco è inconsistente, e quindi forse inutilizzabile.